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Apricena – Scavi a Pirro Nord, tante le scoperte

Lavorano da quattro settimane gli oltre 60 tra ricercatori e studenti, provenienti da numerose Università italiane ma anche da Università estere, come quelle delle Filippine, dell’Indonesia e del Marocco, impegnati nella campagna di scavo preistorico – paleontologico nell’area delle Cave dell’Erba ad Apricena (ex Cave di Pirro Nord). Scopo di questa seconda campagna di indagine è quello di raccogliere ulteriori informazioni sul deposito paleontologico cha ha già restituito numerose ossa appartenenti a più di 100 specie di animali come, per esempio, la tigre dai denti a sciabola, il mammut, il rinoceronte e la iena gigante, e altri manufatti prodotti dall’uomo preistorico all’incirca 1,5 milioni di anni fa. "Il sito di Pirro Nord – ricordano i Direttori dello scavo, Marta Arzarello, dell’Università degli Studi di Ferrara, e Marco Pavia, dell’Università degli Studi di Torino – ad oggi rappresenta la più antica testimonianza dell’arrivo dell’uomo preistorico in Europa, uomo che troviamo circa 1,8 milioni di anni fa alle porte dell’Europa, in Georgia, e successivamente in Italia, Francia e Spagna". Nel sito sono stati ritrovati i prodotti dell’attività strumentale dell’uomo, ovvero schegge in selce, dal margine molto tagliente, che venivano utilizzate per le attività domestiche e per il depezzamento delle carcasse animali. Circa 50 schegge e nuclei, blocco di materia prima da cui venivano staccate le schegge tramite la percussione con un ciottolo in pietra dura, sono già stati rinvenuti e permetterà ai ricercatori di definire in modo ancora più preciso quella che era la tecnologia adottata dall’uomo per la produzione dei primi strumenti europei. La seconda campagna di scavo è stata resa possibile dalla compartecipazione di numerosi Enti finanziatori, tra cui le Università di Torino e di Ferrara, e soprattutto, il Comune di Apricena, guidato dal Sindaco Vito Zuccarino, che fin dall’inizio ha preso a cuore lo scavo e gli aspetti logistici della missione e, poi, l’Italcementi Group, la fondazione CRT e la Caripuglia, che oltre a finanziare i lavori ha promosso anche l’allestimento del futuro museo di Apricena che ospiterà una sezione dedicata proprio alle importanti scoperte fatte sul sito di Pirro Nord. All’importante campagna di scavo dedicherà un servizio anche la rivista nazionale "Archeologia Viva" nel prossimo numero di settembre e in edicola già in questi giorni.