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Crisi idrica, produzioni a rischio. Allarme anche da Coldiretti

Dal Molise segnali negati per Piano dei Limiti. Chieffo: serve una ricompensa In Capitanata è iniziata la danza della pioggia, la sola che potrebbe risolvere il problema emergenza nell’immediato. L’acqua per irrigare i campi arriva con il contagocce mettendo a rischio le coltivazioni di uva, olio, pomodori, carciofi e pesche. L’allarme emergenza idrica, dopo essere stato lanciato dal Consorzio di Bonifica di Capitanata ora arriva anche da Pietro Salcuni, presidente regionale della Coldiretti. I dati, che dimostrano come negli invasi ci sia il 60% in meno di acqua, sono quasi in linea con quelli dell’estate del 2001, ricordata come la più torrida e meno piovosa degli ultimi decenni. Ma se la pioggia risolverebbe la situazione nel breve tempo, la Diga di Piano dei Limiti, al confine tra Puglia e Molise, sarebbe nel lungo tempo, la soluzione che gli agricoltori attendono da anni. I segnali che arrivano dal Molise sono però tutt’altro che positivi. Il consigliere regionale Antonio Chieffo che la vicenda la conosce molto bene, essendo stato all’epoca della realizzazione del progetto esecutivo, l’assessore con delega ai lavori pubblici, ha dichiarato che quella diga serve solo alla Puglia, mentre i comuni molisani che dovranno sacrificarsi, Colletorto e San Giuliano, non trarranno alcun beneficio, ma solo svantaggi. Primo tra tutti l’esproprio dei 220 ettari più fertili dell’area. Dichiarazioni che fanno perdere la speranza agli agricoltori che nei prossimi giorni troveranno i rubinetti chiusi. Chieffo non parla di preclusioni, ma a suo avviso, in cambio del sacrificio che si chiede alle popolazioni , ci vuole una ricompensa. Intanto alla fine del mese ci sarà un’assemblea con i cittadini e i sindaci dei centri molisani. Entro settembre bisognerà decidersi, in bene o in male, per far in modo che i 136 milioni euro già pronti nel cassetto, non vadano in fumo.