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Aumenti: gli spaghetti quasi come il gasolio

Dopo le ferie la stangata, con gli spaghetti che aumentano più del gasolio. Alle stelle il prezzo della pasta, con rincari del 30,4% in più rispetto allo scorso anno. Quello della pasta è il secondo maggior rincaro registrato nel primo semestre dell’anno. Più veloce della pasta c’è stato infatti solo l’aumento del gasolio che ha segnato un +31,9% L’allarme è comunque per tutti i generi di prima necessità: aumenti a due cifre anche per pane, + 13% e latte, + 11%. I prezzi delle vendite raggiungono un record storico a tutto svantaggio dei consumi, che ristagnano o diminuiscono, in alcuni casi anche del 10%. "Restano enormi – denuncia il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – le distorsioni esistenti nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola, durante il quale i prezzi si moltiplicano in modo esponenziale e i centesimi si trasformano in euro: per ogni euro speso nell’acquisto di prodotti alimentari, 60 centesimi vengono assorbiti dalla distribuzione commerciale, 23 centesimi dalla trasformazione e solo 17 servono a remunerare il prodotto agricolo". Eppure il settore dell’agricoltura nei primi tre mesi dell’anno è cresciuto secondo i dati Istat del 6,9% rispetto allo scorso anno, che è tanto soprattutto se paragonato alla crescita dell’industria, lo 0,6% e allo 0,2% dei servizi. Un successo dovuto ad agricoltori che diventano sempre più imprenditori, ma anche ad una natura particolarmente generosa, che purtroppo in Capitanata sta affrontando un momento delicato a causa dell’emergenza idrica.