Menu Chiudi

Cerignola diventa la “Città delle parole”

Cerignola è la città di Nicola Zingarelli, dunque è la "Città delle parole", giacchè buona parte di queste sono state catalogate, spiegate ed etimologicamente rappresentate nel vocabolario frutto della ricerca di questo grande cerignolano. Per un’intera settimana, dall’1 al 6 settembre, la scrittura, la lettura e la comunicazione saranno i protagonisti di una serie di eventi ed incontri che celebreranno la figura zingarelliana e offriranno l’occasione di ragionare attorno al linguaggio e alle sue diverse forme. Partendo da alcune iniziative di incontro tra Scuole e Biblioteca, il virtuale omaggio a Nicola Zingarelli vedrà la presentazione di libri e autori (due scrittrici Rosaria Tenore e Maddalena Gammino); un incontro tra autori di poesia in vernacolo; l’anteprima di un documentario sull’ultimo maniscalco di Cerignola; un concerto del gruppo Rione Junno che ha portato nella musica etnica del movimento Taranta Power le parole dei braccianti di Cerignola; un evento di creatività giovanile; lo spettacolo sui giochi di parole di Uccio De Santis.
Ancora dall’1 al 6 settembre, sarà possibile visitare la mostra dedicata alla nascita del Vocabolario della Lingua Italiana di Nicola Zingarelli, che sarà affiancata da una piccola esposizione di libri di autori cerignolani; mentre sul web sarà pubblicato il sito dedicato al progetto contenente materiali su Zingarelli e il primo inventario sui circa 200 autori di Cerignola che proprio con le parole si sono affermati scrivendo poesia, saggistica, romanzi, sceneggiature e tanto altro.
Il progetto, elaborato e coordinato da Giovanni Rinaldi, è promosso dall’assessorato comunale alla Cultura in sinergia con il Gal Piana del Tavoliere, ed utilizza per buona parte fondi comunitari e regionali: “Un connubio interessante e, per certi versi, innovativo – commenta l’assessore Franco Palumbo – giacchè si realizza contestualmente la promozione dello sviluppo economico e il miglioramento della qualità sociale attraverso eventi culturali incentrati sulla valorizzazione dell’identità e della memoria. Una sperimentazione che ci consente, inoltre, di assegnare a Nicola Zingarelli il posto che merita nel pantheon cerignolano, in compagnia di Giuseppe Di Vittorio, Nicola Mascagni e Giuseppe Pavoncelli”.