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Foggia: processo sindaco Ciliberti sul “caso capannone”

E’ cominciato a Foggia il processo al sindaco Orazio Ciliberti e ad altri nove imputati, accusati di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Il dibattimento è cominciato senza i principali imputati: ne’ Ciliberti né l’assessore al Bilancio, Angelo Benvenuto, si sono presentati davanti ai giudici della seconda sezione penale.
L’inchiesta si riferisce alla ristrutturazione di un capannone alla periferia del capoluogo Dauno: una struttura che sarebbe servita ad ospitare numerosi minialloggi per far fronte all’emergenza abitativa.
Il comune avrebbe voluto realizzare nel capannone 42 alloggi; l’operazione però non si concluse, anche perché, dalle verifiche disposte dall’assessorato all’urbanistica, emersero irregolarità.
per questa vicenda sono imputate dieci persone – tra dirigenti, funzionari di palazzo di città e imprenditori – accusate a vario titolo di abuso d’ufficio, lottizzazione abusiva e omessa denuncia.
Sei i testi citati dal pm Enrico Infante, due dei quali sono stati subito ascoltati, ricostruendo le prime attività investigative svolte.
La procura ritiene che manchino le autorizzazioni per la costruzione degli alloggi e la variante urbanistica per la realizzazione del progetto.
Il legale di Ciliberti e Benvenuto – l’avvocato Michele Curtotti – respinge le accuse.
si tornerà in aula il prossimo 30 ottobre.