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D’ALTILIA: «PER L’ELIAMBULANZA A VIESTE, DOPO LA RACCOLTA FIRME FAREMO UN CORTEO»

 

Nell’estate appena trascorsa le vicissitudini legate al servizio di eliambulanza hanno portato alla nascita a Vieste di un Comitato spontaneo. Fra i promotori c’era l’avvocato Nicola D’Altilia. A lui abbiamo chiesto un consuntivo delle iniziative intraprese e quelle in programma per il futuro.
Quali le motivazioni che vi hanno spinto alla costituzione di questo comitato?
«Innanzitutto quella novità dell’eliambulanza che ci veniva tolta, notizia appresa in piena estate quando molti viestani sono impegnati nel lavoro. E’ nato soprattutto per l’esigenza di far sapere agli altri concittadini cosa stava avvenendo. Abbiamo distribuito la petizione un po’ in tutta la città e chi la riceveva si faceva promotore a sua volta di informare e raccogliere la firma di altri. Tutti erano d’accordo».

Quante sono state le adesioni?
«Per il mese di luglio ed agosto la petizione è andata avanti da sola. Non abbiamo avuto bisogno di metterci in piazza per raccogliere le firme. Nel corso di quei mesi non sapevamo ancora le firme che si erano raccolte. Il resoconto l’abbiamo potuto dare solo a fine agosto quando abbiamo raccolto tutti i moduli. E’ subito è emerso un dato rilevante: in piena estate si erano mese assieme oltre 3mila firme. Tenendo presente che in quel periodo un po’ tutti sono molto impegnati il dato era sicuramente consistente. Di recente abbiamo invece messo per due volte un banchetto in piazza per la raccolta di adesioni. In quelle due occasioni si è verificato un altro fenomeno. Le persone che sottoscrivevano la petizione poi andavano in giro a chiamare gli amici e li accompagnavano al banchetto per farli firmare».
Che tipo di reazioni avete raccolto dai chi firmava?
«Tutte le volte mi è stato raccontato un aspetto diverso delle carenze sanitarie, spesso perché diretti testimoni. Ma il dato essenziale rilevato nel contatto con i cittadini è che i viestani sono sdegnati, davvero sdegnati per quella decisione scellerata che ci toglie quell’unico servizio efficace nell’ambito del già carente sistema dell’emergenza-urgenza che abbiamo sul Gargano. Non riusciranno mai a convincerci che ora il servizio è stato migliorato. Ora ci tocca sempre sperare che il mezzo dell’elisoccorso arrivi in tempo nel caso succeda il malaugurato evento. Prima, con l’eliambulanza, potevamo contare su un servizio che nel momento stesso in cui nasceva l’esigenza poteva partire, non dovevamo aspettare alcunchè. Non è vero, come ho sentito con altri membri del comitato in un incontro con il commissario dell’Asl Troiano ed il presidente [della commissione regionale sulla Sanità, ndr] Marino, che ci vogliono novanta minuti per arrivare con l’eliambulanza a San Giovanni Rotondo. E’ impossibile! Basta chiederlo a tutti coloro che ne hanno usufruito negli anni, ai loro parenti… E’ così chiaro come un volo da Foggia a Vieste e poi da Vieste a San Giovanni Rotondo è più lungo di una diretto da Vieste a San Giovanni Rotondo. Non c’è bisogno di quei dati probabilistici che ci propina il commissario Troiano… E’ il buon senso, la geografia».
Quali iniziative per il futuro?
«Siamo partiti con l’obiettivo di chiedere il ripristino del servizio di eliambulanza con base a Vieste e continueremo in quella direzione a raccogliere firme. Nel frattempo ci stiamo preparando ad organizzare un corteo. Voglio sollecitare la cittadinanza a partecipare… dobbiamo solo fissare la data. Dimostreremo ancora una volta lo sdegno dei viestani».