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Manovre elettorali: a Foggia se sfuma Santaniello ecco Carmine Stallone

Circola un altro, possibile papabile alla poltrona di sindaco di Foggia, quale candidato del centrodestra. E un nome destinato a fare scalpore, e ad arrecare un qualche dispiacere al centrosinistra: quello di Carmine Stallone, il presidente dell’ultima giunta di centrosinistra a Palazzo Dogana prima del “diluvio” provocato dalla candidatura di Antonio Pepe. Pare che ad una ipotesi del genere stia lavorando il ministro degli Affari Regionali e coordinatore azzurro in Puglia, Raffaele Fitto. E vero che sulla base di accordi raggiunti a Roma, la candidatura a sindaco del capoluogo dauno toccherebbe ad un esponente dell’Udc, ma è vero anche che Fitto non stravede per il nome dei “centristi” che circola con maggiore insistenza – quello dell’attuale presidente del Consiglio provinciale, Enrico Santaniello. Stallone rappresenterebbe un bel cerino acceso gettato nella benzina del centrosinistra, che si trova pesantemente sguarnito proprio sul versante del centro. Stallone è stato protagonista di una delle più clamorose vittorie del centrosinistra negli ultimi anni (ai danni dell’allora sindaco di Foggia, Paolo Agostinacchio) proprio riuscendo a coagulare attorno a sé il centro, come non era mai accaduto. Ma probabilmente, il corteggiamento del centrodestra nei confronti dell’ex presidente di Palazzo Dogana ha anche un’altra ragione d’essere. Stallone potrebbe infatti essere il miglior antidoto e la miglior carta dal giocare sul tappeto della campagna elettorale qualora fosse a sua volta il Pdl a trovarsi sguarnito sul
versante centrista. E una ipotesi che diventerebbe concreta qualora avesse successo il corteggiamento che, a sua volta, il centrosinistra, con in testa il Partito Democratico, sta effettuando proprio verso Santaniello e l’area centrista.
E lo stesso progetto cui il segretario provinciale, Paolo Campo, aveva lavorato alla vigilia della campagna elettorale e poi alla vigilia del ballottaggio che lo ha visto sconfitto da Pepe: costituire un asse forte, un’alleanza tra il centrosinistra e i centristi dell’Udc e della Rosa Bianca, offrendo la candidatura a sindaco di Foggia proprio ad Enrico Santaniello.
A giudicare dall’andamento delle elezioni provinciali, potrebbe essere questo il leit motiv della stagione politica che ci porterà al rinnovo del Consiglio comunale foggiano, nella prossima primavera: la collocazione finale dell’Udc. Nella corsa a Palazzo Dogana i centristi si rivelarono decisivi nel sorpasso di Pepe, che al primo turno era indietro al candidato del centrosinistra sia nel computo dei voti provinciali, sia in quello, dei collegi del capoluogo. Ce n’è abbastanza per ritenere che alla fine Udc e Rosa Bianca eserciteranno lo stesso peso, anche sull’esito della sfida per Palazzo di Città. Di qui le grandi manovre ed i corteggiamenti intrapresi da un polo e dall’altro.
Centrosinistra da un lato, e Pdl dall’altro si rendono conto che si rischia grosso presentandosi all’appuntamento elettorale scoperti sul fronte centrista, che a Foggia città ha quasi sempre dettato i giochi. L’ipotesi più verosimile, è che alla fine Santaniello la spunterà, e sarà il candidato unitario di centro, centrodestra e destra alle elezioni comunali. E se le cose non dovessero andare in questa direzione? Ecco spuntare l’ipotesi Stallone che nel caso di una candidatura di Santaniello sostenuta da centristi e centrosinistra, sarebbe il candidato più idoneo a complicare la vita, sia agli uni che all’altro. Il paradosso è che, ancora una volta, sembrano convergere i destini paralleli di Stallone e del suo predecessore a Palazzo Dogana, Antonio Pellegrino. Come Pellegrino, anche Stallone ha rotto con il centrosinistra di cui è stato un più autorevole alfiere. Come Pellegrino, anche Stallone sembra destinato ad approdare sulla sponda opposta. Come accadde quando Pellegrino capeggiò la lista della “Puglia prima di tutto”, a ispirare la manovra è Raffaele Fitto. Nel caso di Pellegrino l’idillio durò poco: il primario tornò dopo un po’ nei ranghi del centrosinistra, deluso dalla mancanza di prospettive nell’altro schieramento. Come Pellegrino, Stallone potrebbe diventare candidato a sindaco di Foggia: per il primo si trattò di una candidatura alternativa in seno allo stesso centrosinistra, per il secondo si tratterebbe di una candidatura nel campo avverso.
Ma è incredibile quanti e quali aspetti paralleli ed incrociati abbiano le storie politiche dei due primari. Storie e destini che potrebbero tornare ad incrociarsi, nella prossima primavera.