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Fitto a Foggia, prove generali del PDL

Folla delle grandi occasioni, ieri sera nell’Auditorium dell’Amgas, per la prima uscita pubblica, nel capoluogo, di Raffaele Fitto in qualità di ministro della Repubblica. Il responsabile degli affari regionali ha illustrato il disegno di legge sul federalismo, approvato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana. Ad ascoltare l’ex governatore il centrodestra presente, con lo stato maggiore ed i militanti di Forza Italia e Alleanza Nazionale, e quello in divenire, con Enrico Santaniello in prima fila e Carmine Stallone in seconda. In più il centrodestra di ritorno: tanti gli azzurri della prima ora passati al centrosinistra ai tempi della primavera pugliese, ed oggi pronti a tornare indietro. La politica continua ad essere usata come un autobus, dal quale si scende e si sale a piacere, a seconda della fermata più conveniente. In ogni modo la presenza nel capoluogo dell´uomo più autorevole del centrodestra pugliese, è stata quasi una prova generale del PDL che sta per nascere. Al tavolo della presidenza il ministro si è seduto al centro, ai suoi lati i plenipotenziari del PDL in Capitanata . il vicepresidente della camera Antonio Leone , ed il presidente della Giunta Provinciale Antonio Pepe. Senza dimenticare Lucio Tarquinio, rimasto tra il pubblico dell´auditorium Amgas e invitato a raggiungere i notabili sul palco. Fitto, nel suo intervento, ha ammesso che il disegno di legge di delega sul federalismo è stato un percorso complesso, accompagnato da un confronto serrato con gli Enti locali. ‘Quando parliamo del Federalismo e di avvicinare il livello decisionale al cittadino – ha dichiarato il Ministro – parliamo di un amministratore che sia in grado di poter dare risposte, sia sul fronte delle entrate che su quello delle spese’. Fitto ha poi citato Berlusconi che, all’inaugurazione della Fiera del levante di Bari ‘ha usato una espressione felicissima ribadendo come, fino ad oggi, l’onore della spesa sia stata in capo al territorio e l’onere delle tasse in capo allo Stato’. Per l’ex governatore il federalismo costituisce un elemento di chiarezza e di responsabilità forte per il Mezzogiorno. E per tranquillizzare i più dubbiosi e perplessi ha affermato che il disegno di legge ‘ha in sè alcuni elementi di garanzia per le zone più deboli, come la garanzia del livello essenziale delle prestazioni in modo uniforme su tutto il territorio nazionale".