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CAPITANATA 2020: in difesa delle aree svantaggiate.

“La Cabina di Regia, della Pianificazione Strategica di Area Vasta Capitanata 2020, ha deciso di serrare le tappe ed è convocata in permanenza in modo da seguire passo passo gli sviluppi con la task force regionale.” Questo apprendiamo dalla stampa e su questo, al momento, si ferma il nostro giudizio in attesa di capire in quale direzione e su quali progetti l’attenzione,di tutti i soggetti coinvolti: il Consiglio delle Istituzioni, l’Assemblea del Partenariato, i Sindaci capofila, l’Ente Parco Nazionale del Gargano, i Sindacati, sarà puntata. Il passato, quello remoto e quello recente, non aiuta all’ottimismo e la politica della provincia di Foggia è stata sempre e solo all’insegna del “cane non morde cane”; il centro delle decisioni è stato sempre in mano a pochi e di questo ne hanno beneficiato solo alcune note aree della Capitanata. E’ semplicemente noioso riaprire polemiche sul ruolo di Foggia, città capoluogo, sul triangolo Manfredonia, Cerignola, San Severo e di tanto in tanto accorgersi del Gargano e del Subappennino. Le esigenze localiste hanno ucciso quella visione di sviluppo ordinato, disattese le aspettative di un’area strategica e ricca di potenzialità come il Gargano, il futuro è rimasto nei buoni propositi delle campagne elettorali. Storie vecchie? Vedremo! I Garganici sperano che non si cada nella solita ripartizione a pioggia di risorse che devono essere destinate, invece, a quelle infrastrutture necessarie, al Gargano tutto, per mantenere e possibilmente consolidare il primato del settore turistico. Seguiremo i lavori della Cabina di Regia per capire quali sono i progetti individuati validi, renderne partecipe il territorio e andare avanti senza tentennamenti. Capire, insomma, se i prossimi interventi dovranno basarsi sulla verifica dell’effettiva attendibilità degli stessi, evitando gli errori del passato quando le verifiche venivano fatte a consuntivo ed in molti casi hanno dato pessimi risultati. Dunque progetti validi per colmare le storiche lacune del Gargano; bandire interventi a pioggia che servirebbero a dilapidare ingenti risorse e dare un colpo mortale alle aree svantaggiate.
Michele Angelicchio