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UN NUOVO CORSO PER IL PD A VIESTE

Lo scontro politico in atto nel Paese sulle questioni della scuola, della giustizia, del razzismo e sulle condizioni economiche delle famiglie sembrano non interessare il partito a livello locale. Ad una mobilitazione politica sul piano nazionale, e non solo, corrisponde l’ immobilismo totale del partito nella nostra città . Un partito ripiegato su se stesso impegnato a confrontarsi, in questi ultimi mesi, al suo interno ed all’esterno sulla incompatibilità del proprio segretario dalla carica di consigliere comunale.
Alla grande mobilitazione delle primarie di un anno fa è seguita una lunga fase di silenzi e di immobilismo sul piano della proposta politica che ha fortemente contribuito alla sconfitta elettorale della scorsa primavera.
Di fronte ad un centrodestra più avvezzo a risolvere le proprie questioni interne, il partito non è in grado di sviluppare alcuna significativa iniziativa politica. Nella città non siamo percepiti come forza di opposizione alternativa a questo centrodestra. Si corre il rischio che il centrodestra costruisca al suo interno sia il governo che l’opposizione in questa città.
L’entusiasmo con cui abbiamo accolto la novità del PD è andato via via scemando tanto che il partito rischia di diventare un club ristretto ad un gruppo di “amici”.
Ci facciamo dettare l’agenda politica dal centrodestra ed inseguiamo la maggioranza sul proprio terreno senza essere in grado di stimolare la discussione né di proporre soluzioni alternative alle questioni vere che riguardano la città . Stiamo costruendo una sterile opposizione sia in consiglio che nella stessa città. Una opposizione spesso lontana dal sentimento reale della città (la questione eliambulanza e dei servizi sanitari nel nostro distretto è solo l’ultimo esempio). Il nostro silenzio sulla condizione giovanile, sulle nuove fasce di povertà, sulle disuguaglianze in aumento nella società, sui nuovi modelli di sviluppo , solo per citarne alcuni, rischia di diventare funzionale ad una maggioranza che vive alla giornata senza alcuna prospettiva politica ed amministrativa.
Il gruppo dirigente del circolo cittadino non è stato in grado di formulare un’ipotesi di lavoro nel corso di questi mesi con la conseguenza di procedere alla cieca, di agire e decidere sulla base dell’emotività di alcuni. La decadenza del segretario politico dalla carica di consigliere comunale, se da una parte libera il partito da una sterile discussione, dall’altra rischia di condizionarne l’iniziativa politica. Ogni nostra azione potrebbe essere letta come una ritorsione nei confronti della maggioranza che ha dichiarato decaduto il segretario. La nostra iniziativa politica potrebbe assumere il sapore della strumentalità.
Sul piano interno, la conduzione del partito è tesa più all’esclusione che alla valorizzazione delle soggettività che si riconoscono nei valori del PD. Non prendere in considerazione né discutere la mozione politica presentata da una parte del coordinamento cittadino dimostra che manca la volontà di mantenere unito il gruppo dirigente e lo stesso partito.
Il partito, nel suo insieme, deve reagire a questa situazione di stallo. Abbiamo bisogno di riprendere l’iniziativa politica, di contrastare sul piano delle idee e dei programmi questo centrodestra, di tessere nuove alleanze. È fondamentale riprendere e consolidare un fecondo rapporto col Partito Socialista locale con il quale sviluppare un’iniziativa politica ed istituzionale comune. A questo impegno dobbiamo chiamare le energie migliori del partito, senza nessuna esclusione.
Il nuovo corso del PD a Vieste deve cominciare subito. È necessario dare segnali di discontinuità nella gestione del partito e nella proposta politica. Va costruita un’opposizione tra la gente e con la gente che non dica solo e sempre no ma che sappia indicare soluzioni originali ed alternative. Per questi obiettivi il PD ha bisogno di un nuovo segretario e di un rinnovato gruppo dirigente.
I componenti il coordinamento cittadino
Antonio Giuffreda – Michele Eugenio Di Carlo – Giorgio Russo – Rosanna Armiento – Antonio
Traja – Michelina Mazzone – Rosanna Martucci – Lucrezia Colletta – Matteo Petrone – Antonio
Giuffreda ’64 – Maria Carla Simone – Biase Scala