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Regione/ Legge elettorale, altolà di Emiliano

«Mesi fa avevamo dato disponibilità a discutere, non ci pare che siano emerse proposte dagli altri partiti. Anzi, non vedo questo clima collaborativo nei confronti del Pd da parte dei nostri alleati negli enti locali». I toni del segretario regionale del Pd Michele Emiliano sulla legge elettorale regioale – che sta creando scompiglio nei piccoli partiti perché nel 2010 farà scattare in assenza di modifiche la soglia del 4% sono perentori: il Pd non metterà nessuna firma su un accordo per cambiare quel meccanismo sinché i «cespugli» continueranno a rumoreggiare nelle aule del comune di Bari, come della provincia di Lecce o dello stessa Regione Puglia. Emiliano, da sempre difensore della vecchia coalizione che portò alla vittoria il centrosinistra pugliese, scioglie così la riserva sul «nodo» dello sbarramento e detta la linea al gruppo dei consiglieri regionali che, in questi giorni, hanno fatto mancare il parere del Pd alla discussione in corso nella commissione regionale. «Vendola – sottolinea Emiliano – ha usato la mia stessa prudenza su questo tema, è necessario un ragionamento politico e non limitato alla “tattica” elettorale. Ma soprattutto auspico che in tutti gli enti locali dai piccolo alleati ci vengono mandati segnali che portino a replicare lo schema delle elezioni precedenti al 2008, e non come sta accadendo l’esatto contrario». E’ giorno di festa, intanto, nella sede regionale del partito: sabato prossimo per la manifestazione di Roma partiranno ben 8mila pugliesi, ognuno dei quali – riferisce il tesoriere Rosa Stanisci – ha versato 5 euro di contributo consentendo al partito pugliese di limitare le ingenti spese (l5Omila euro). Partiranno 103 pullman da 78 posti – hanno spiegato Corrado Tarantino e Cesare Veronico – e un treno speciale da Bari (594 posti) per raggiungere piazzale dei Partigiani. Lo slogan che campeggerà è «Sveglia Italia: è Mezzogiorno». Un Sud, dice il leader, che non piega la testa, che propone una sua idea di governo contro quella di Berlusconi,  che chiede di ridurre la diossina a Taranto e ricorda che un’altra strada per lo sviluppo – quella pugliese – c’è. Un partito – chiude il vicesegretario Michele Mazzarano – che finalmente si radica, che a breve avvierà i forum tematici degli Stati generali, che esce dalla fase «costituente» e dimostra di non essere più «liquido» come alcuni sostenevano.