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Gargano/ Torna l’emergenza rifiuti

Uno dei tanti problemi a cui, da anni, non viene trovata una via d’uscita, rimane quello della individuazione della discarica comprensoriale dove i Comuni dell’AtoFg/l (Ambito territoriale ottimale) dovranno conferire i rifiuti solidi urbani. Interessati Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Chieuti,  Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Peschici, Poggio Imperiale, Rodi Garganico, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, San Paolo Civitate, Serracapriola, Vico del Gargano, Vieste.
La preoccupazione che quella di Vieste, dove dal1996, Cagnano Varano, Carpino, a Peschici, Sannicandro Garganico, Vico del Gargano e, naturalmente, Vieste, conferiscono i rifiuti, sarà, a breve, nell’impossibilità di continuare ad essere la discarica comprensoriale, è più di una semplice eventualità, anzi, i mesi, se non proprio le settimane, potrebbero essere contati sulle dita di una mano. Una problematica tra le più cogenti per i risvolti che potrebbero esserci qualora da Vieste i sedici Centri dell’Ato Fg1, dovessero essere costretti a conferire i rifiuti in discariche distanti anche più di un centinaio di chilometri, come Vieste e Peschici, ma anche Vico del Gargano, Rodi Garganico e così di seguito.
Una eventualità più che concreta in quanto la discarica di riferimento potrebbe essere quella del capoluogo. In quel caso, la spesa a carico delle amministrazioni comunali lieviterebbe di moltissimo le di riflesso, si rifletterebbe direttamente sui contribuenti, visto che i costi del servizio sono, da tempo, a totale carico dei cittadini.
“Abbiamo compiuto degli importanti passi in avanti”. Così, Pasquale Pellegrino, l’ex assessore provinciale all’Ambiente, sintetizzava l’esito dell’ennesimo confronto con i comuni facenti parte, appunto, dell’AtoFg/l.
In effetti, Pellegrino aveva tutti i motivi per ritenersi fiduciosi visto che l’amministrazione comunale di San Nicandro Garganico aveva data la sua disponibilità ad ospitare la discarica avendo individuato un sito idoneo che ricade fuori dall’area del Parco del Gargano e che erano già partite le verifiche tecniche sull’area in questione. Quello che sembrava un dato ormai acquisito e che, quindi, non si sarebbe più tornati sulla questione, venne rimesso tutto in discussione per l’opposizione che, sollevarono alcune forze politiche, vuoi strumentalmente, ma anche, spiegando il loro “no” con dati oggettivi, la questione sembra essere caduta nel dimenticatoio. Come al solito, quando si tratta di localizzare un sito da destinare , a discarica, le amministrazioni , comunali temono la sollevazione , popolare e, di conseguenza, si adoperano per allontanare l’ipotesi di non dare una propria disponibilità. Il risultato è che il problema rimane sul tappeto.
Uno dei pochi Comuni a pensarla in modo opposto, guarda caso,è Vieste, una delle località garganiche che, più di altre, ha un’alta vocazione turistica. Il suo sindaco, Ersilia Nobile, e l’intero esecutivo, farebbero i salti mortali se il loro territorio potesse continuare a raccogliere i rifiuti degli altri Comuni.
E di fronte al “no” della Regione ad autorizzare l’apertura di una nuova discarica, a non molta distanza dall’attuale, perchè l’area ricade in area parco, sindaco e maggioranza hanno dovuto rispondere con il classico “obbedisco”.
Ma non si sono fermati, infatti, hanno offerto la disponibilità, quanto meno, che possa essere realizzato impianto di preselezione e di trattamento dell’umido».
Francesco Mastropaolo