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Vieste – L’11 NOVEMBRE LA STATUA DI SANTA MARIA SARA’ TRASFERITA A BARI PER IL RESTAURO

 

Il mese di novembre vedrà svolgersi quest’anno un evento storico per Vieste. Per la prima volta da secoli, infatti, la statua di Santa Maria di Merino lascerà la città di cui è protettrice. Questo allontanamento da Vieste e dai suoi devoti sarà breve, giusto il tempo necessario per provvedere a delle operazioni di restauro del simulacro.

La breve dipartita da Vieste della statua della Vergine di Merino avrà luogo martedì 11 novembre. Sarà affidata ai tecnici della Soprintendenza regionale di Bari che provvederanno ad effettuare nei loro laboratori tutti gli esami e le analisi del caso per verificare in maniera approfondita lo stato di conservazione della statua e provvedere agli interventi necessari. La domenica precedente, il 9 novembre, si svolgerà in Cattedrale, alla presenza di mons. Domenico D’Ambrosio un’apposita celebrazione religiosa in onore della Madonna. Il giorno dopo, lunedì 10 novembre, si provvederà invece a predisporre, con tutti gli accorgimenti del caso, la statua per il trasporto, consentendo ai fedeli di poterle rendere omaggio.

 

Era già da anni che i devoti, il Comitato Festività e da queste colonne, si sollecitava un intervento di restauro per preservare dall’usura del tempo un simbolo della nostra memoria civile e religiosa.
A questo ultimo atto si è arrivati dopo l’iniziativa di mons. D’Ambrosio che nel 2007 aveva inviato una nota all’allora ministro per i Beni Culturali, nonchè vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli, per chiedere un interessamento sulla questione. Nella risposta giunta dal ministero fu assicurato che del problema si sarebbe fatto carico lo stesso dicastero, per i vari aspetti tecnici ed economici, facendo riferimento alle proprie strutture centrali e periferiche, ovvero Istituto Nazionale del Restauro e Soprintendenza regionale. Così, una settimana dopo l’ultima festa patronale, lo scorso 16 maggio, arrivarono a Vieste i tecnici per un sopralluogo.

 

Si ritrovarono allora in Cattedrale con mons. D’Ambrosio, i rappresentanti del clero locale, il sindaco Ersilia Nobile con una delegazione del Comune, un delegato del Comitato festività ed i tecnici, Giulia Tamanti, Costanza Longo, dell’Istituto Nazionale del Restauro, e Maria Giovanna Di Capua per la Soprintendenza di Bari. I periti, dopo un attento esame tecnico della statua, pur non avendo rilevato danni tanto gravi da pregiudicarne lo stato di conservazione, comunicarono all’arcivescovo e ai convenuti l’urgenza del restauro dell’effige da realizzarsi necessariamente in un laboratorio specializzato. I tempi previsti per tale restauro "conservativo" sarebbero stati di quattro/cinque mesi con lavori da far partire subito dopo l’estate (si parlò di settembre) per poterli ampiamente e sicuramente ultimare entro le festività patronali del 2009.
Trascorsi i mesi di settembre ed ottobre, ora si è finalmente arrivati alla data fatidica dell’11 novembre.
Siamo sicuri che tutti i devoti di Santa Maria, pur di poter assicurare alla statua quelle cure necessarie per la sua preservazione, sapranno sopportare anche questo sacrificio di non vedere per qualche mese quell’effigie, anche perché sapranno conservarne nel cuore l’immagine più vera ed autentica.