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Vertenza farmacie e poliambulatorio di Rodi Garganico tra le priorità della Asl Fg

Entro la prossima settimana la cosiddetta "vertenza farmacie"potrebbe risolversi positivamente per la categoria. Il clima di tensione generato dal mancato rimborso dei medicinali in regime di convenzione da parte della Asl di Foggia – debito che oramai ammonta a 60 milioni di euro – ha portato allo stato di agitazione proclamato dalle 194 farmacie dislocate in Capitanata ed al conseguente "sciopero bianco" della categorie.  Lo stato di agitazione continua, ma lo sciopero è rientrato. Le insegne, infatti, sono nuovamente accese e le saracinesche sono state riaperte completamente per accogliere l’insediamento del nuovo direttore della Asl di Foggia, Ruggiero Castrignanò, perchè non ricadesse su di lui la colpa di una vertenza che viene da lontano. Un gesto, quello di revocare lo "sciopero bianco" che è stato premiato con un ritorno al dialogo. Nei prossimi giorni, infatti, il direttore della Asl di Foggia incontrerà il presidente dell’Atf Gianfranco Curato e l’assessore regionale alla sanità, Alberto Tedesco, al fine di regolarizzare la posizione dei farmacisti di Capitanata attraverso il saldo degli arretrati e la discussione sugli interessi fin qui maturati. Ma tra gli impegni in agenda per Castrignanò c’è da oggi un altro problema da risolvere. Il direttore generale della Asl ha disposto, infatti, la sospensione immediata di tutte le attività del poliambulatorio di Rodi Garganico. Un atto resosi necessario dopo che i carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni di Bari, nel corso di alcuni controlli finalizzati alla vigilanza nel settore dell’assistenza socio-sanitaria, hanno riscontrato gravi carenze di natura igienico-sanitaria e strutturale al posto di primo intervento. Durante l’ispezione i militari hanno scoperto che negli ambulatori di cardiologia, dermatologia, neurologia, odontoiatria, oculistica e urologia non erano assicurate le condizioni minime di sicurezza e di igiene, sia per il personale dipendente che per gli utenti della struttura sanitaria. In particolare le criticità riguardano l’infiltrazione di acqua piovana che ha creato vistose scrostature delle pareti e conseguente proliferazione di muffe.