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Ecco la verità su Sanitàservice

Nel braccio di ferro tra Confcooperative e Sanitàservice scende in campo anche Nino Marinacci, presidente del consiglio provinciale. “Almeno il 20% delle persone assunte sono quelle entrate dell’ultima notte. Insieme agli operatori onesti ce ne sono tanti altri che si sono imboscati.  Stiamo preparando una lista di tutti i raccomandati con relativi sponsor politici che ben presto renderemo nota”. Marinacci solleva alcune questioni. “Curioso come la Asl nella delibera 2866 del 26 settembre espliciti che “le prestazioni dell’attività di soccorso per le quali le regioni e per esse le aziende possano ricorrere agli esterni siano esclusivamente quelle fornite da autisti e soccorritori e invece la Sanitàservice ha assunto a tempo indeterminato decine di infermieri. A ciò si aggiunga che solo poche settimane addietro il consiglio di stato ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art.30 della legge regionale pugliese n.10 del 16 aprile 2007. A solo titolo di esempio, gli autisti di ambulanza vincitori dell’ultimo concorso È dell’Asl in attesa di essere chiamati da ormai quasi due anni, potrebbero facilmente aprire un nuovo contenzioso. Siamo convinti che sia illegittima la costituzione della Sanitàservice.” Il consigliere provinciale non vuole fare la guerra a nessuno. “In ogni caso, ci teniamo a ribadire che non è nostra intenzione fare la guerra a nessuno. Vogliamo però contribuire come auspicato nei giorni scorsi anche da tutte le organizzazioni sindacali a ripristinare condizioni di legalità e trasparenza nel sistema degli appalti e delle assunzioni. E’ vero ci saremmo aspettati quantomeno una maggiore cautela da parte dei vertici dell’Asl si pagano oltre 500,000 euro al mese ad una società di dubbia legittimìtà e comunque in assenza di un qualsivoglia parere della regione Puglia contro il parere del collegio dei revisori dei conti, senza la consultazione delle organizzazioni sindacali e senza aver ascoltato le associazioni dei consumatori di categoria. Al nuovo direttore quale auguriamo un proficuo lavoro per il bene dell’intera Capitanata chiediamo un incontro urgente anche alla presenza delle organizzazioni sindacali. Difatti è stato impugnato il piano di stabilizzazione dei lavoratori precari già in servizio presso le Asl assunti a danno di chi è stato inserito in graduatorie concorsuali ancora valide ed efficaci.” Ma non solo. Qualche giorno fa una cinquantina di operatori del 118 dipendenti della Cooperativa Frassati (consorziata Opus) che operano presso la postazione di Foggia hanno scritto una lettera al Prefetto. Non sanno che fare. Sono assunti dalle cooperative che avevano in appalto il servizio dalla Asl prima della nascita della Sanitàservice. A loro è stato chiesto di lasciare le cooperative e sottoscrivere un contratto con la nuova società.