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PER LA LOTTA AL LAVORO NERO LA PUGLIA PREMIATA A BRUXELLES

Una buona pratica per garantire i diritti e rilanciare l’immagine della Regione

 

La Regione Puglia ha vinto il primo premio, nel concorso organizzato dal Comitato delle Regioni
dell’Unione Europea, per le migliori pratiche amministrative nei 27 Paesi. Il progetto vincitore è
risultato quello legato al bando regionale di finanziamento mirato agli interventi, nel settore
agricolo, per l’emersione del lavoro nero.
Con questo riconoscimento la Puglia conquista un ruolo di primo piano, tra le regioni europee, per
le politiche di integrazione e di contrasto allo sfruttamento degli immigrati. Un modello da studiare
e da esportare che ha dato frutti positivi.
Dal 2005 al 2007 l’ occupazione in Puglia è cresciuta più che in tutto il resto del Mezzogiorno.
Il merito di questa impetuosa crescita dell’occupazione, in un periodo di crisi, è in gran parte da
attribuire alla politica adottata dalla giunta Vendola per fare emergere i lavoratori invisibili.
Nella sola provincia di Foggia si è registrato un incremento di 12866 nuovi iscritti all’INPS nati
all’estero. Un dato che conferma la positiva azione della Regione Puglia anche perché questa
diminuzione del lavoro nero non ha riscontri in tutto il resto d’Italia.
Un segno concreto che il lavoro nero può essere combattuto con risultati positivi per garantire a tutti
un lavoro stabile e qualificato e il rispetto della libertà e dignità delle persone che lavorano.
Un motivo di orgoglio per la Puglia anche solo alcuni anni fa l’immagine della nostra terra
era quella di una regione dove i diritti umani erano negati, basta solo ricordare le inchieste sulle
condizioni di lavoro nella Capitanata per comprendere che una inversione di tendenza è in atto nella
Regione.
Un buon segnale lanciato dall’amministrazione Vendola: anche con questi atti si rilancia
l’immagine positiva della nostra Regione.

Antonio Giuffreda