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Ritirato alla provincia il mega appalto della Global Service

Primo, concreto segnale di discontinuità rispetto al passato. La Provincia a guida centrodestra ha infatti ritirato la delibera per il «global service», approvata dalla giunta di centrosinistra guidata dall’ex presidente Carmine Stallone.  Un mega appalto da 54 milioni di euro per sei annualità, circa 9 milioni di euro all’anno, da destinare ad un soggetto unico per la manutenzione ordinaria delle strade di competenza provinciale. In oltre sette mesi alla Provincia non è giunta neanche una proposta e ieri era l’ultimo giorno utile per revocare la delibera e «ripartire»: con una nuova idea simile a quella del global service oppure con l’affidamento degli appalti con i metodi tradizionali (gara). La revoca della delibera è passata a maggioranza, con 16 voti a favore (qualche voto del centrodestra si è perso per strada) e 8 contrari. Non sono mancate le polemiche e non solo per la relazione dell’assessore ai Lavori pubblici, il centrista Vito Guerrera, che ha parlato di «scarsa limpidezza» nell’impianto e sottolineato che «nessuna offerta è giunta all’ente, mentre sono arrivate 24 richieste di chiarimenti».
Secondo l’assessore ai lavori pubblici, inoltre, la decisione di affidare la manutenzione «totale» delle strade con il global service avrebbe creato anche problemi per la collocazione o la riqualificazione del personale in servizio presso l’Amministrazione provinciale. Due casi su tutti: i 40 cantonieri, che dovrebbero appunto occuparsi della manutenzione spicciola delle strade provinciali e il ruolo dell’ufficio concessioni dell’ente che, a quel punto, non avrebbe avuto alcun senso continuare a mantenere. Il dibattito non è stato «laico». Maggioranza ed opposizione (ex maggioranza fino a qualche mese fa) si sono punzecchiati e non poco. Sarcastico Domenico Farina, consigliere del Popolo delle libertà: «A quella delibera manca solo la foto di chi doveva vincere l’appalto». Dura la reazione di Bernardo Lodispoto, capogruppo del Partito socialista ed ex assessore della giunta Stallone: «Non c’è stato alcun vestito su misura». Prima della votazione il Partito democratico aveva chiesto un atto di giunta straordinario per prorogare la sospensione del bando, proposta respinta, anche perché
– ha sostenuto la maggioranza – si correva il rischio di esporre tutto l’impianto a ricorsi al Tar. Sta di fatto che da ieri il «global service» alla Provincia di Foggia non esiste più. Il centrodestra, in particolare l’Udc che l’aveva anche iscritto nel programma elettorale, ha mantenuto fede ad un impegno, e cioè quello di garantire – almeno in partenza – al sistema imprenditoriale locale la possibilità di «partecipare» alle gare d’appalto per i lavori pubblici. Che poi occorra intensificare il controllo a monte e a valle sul come vengono eseguiti e consegnati i lavori è un altro discorso che, oggettivamente, prescinde dal «global service» sì o no.