Il gruppo consiliare di minoranza del “Polo delle libertà per Ischitella e Foce Varano” ha chiesto le dimissioni del sindaco e, nell’attesa che ciò accada, non parteciperà più a nessuna riunione del Consiglio comunale. Lo ha comunicato il capogruppo, Rocco Guerra, che nell’ultima seduta della massima assise cittadina.
Dopo aver spiegato le motivazioni per le quali è stata scelta la strada dell”Aventino”, Guerra ha rimarcato che i consiglieri di minoranza meritano lo «stesso rispetto dei colleghi di maggioranza, anche se hanno funzioni e, inevitabilmente, responsabilità diverse». Il tutto è nato a seguito delle risposte che il sindaco, Piero Colecchia, ha dato all’interpellanza con la quale i consiglieri del gruppo di Guerra, Maria Barrasso e Michele Castelluccia, avevano chiesto chiarimenti in merito alla «notizia della soppressione del servizio Adi» e sulla paventata intenzione dell’amministrazione di delegare il servizio a personale assunto nell’ambito del progetto “Borse di lavoro” e sul criterio di assegriazione delle Borse stesse. «Un’interpellanza fondata – sottolinea Guerra – tant’è che a seguito della quale il sindaco ha dovuto fare un passo indietro, prorogando il servizio almeno fino al prossimo 31 dicembre. Non solo – aggiunge – ma modificando anche il proprio comportamento nei rapporti con i dipendenti della cooperativa che gestisce il Sad, in un primo momento trattati malissimo nel corso di una riunione». Il capogruppo Guerra si dice «certo» che il sindaco e l’intera amministrazione abbiano fatto «poco o nulla per discutere del problema dell’assistenza domiciliare». E rileva: «ll rappresentante del Comune di Ischitella nel coordinamento istituzionale del piano di zona, senza aprire bocca ha votato a favore dell’interruzione del servizio nell’ambito dei Comuni che disattendono il pagamento delle quote loro spettanti».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, dunque, è stata la risposta del sindaco Colecchia all’interrogazione dei due consiglieri. Una risposta valutata dalla minoranza «molto grave e offensiva del decoro degli interpellanti». Guerra ha inoltre contestato al sindaco di aver parlato di «confusione che regna nei consiglieri di opposizione a proposito di servizi sociali», una affermazione, secondo Guerra, «inelegante».
Franceso Mastropaolo