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Questa mattina Consiglio Comunale a Vieste

Michele Mascia, si è dichiarato "indipendente" pur rimanendo nel Pdl.

 

Di seguito le dichiarazioni del sindaco, Ersilia Nobile, riguardo le ultime vicende politico-istutuzionali tra la stessa e il presidente del Consiglio Mascia.

Cari consiglieri,
l’improvvida pubblicità data per motivi strumentali al carteggio intercorso fra la sottoscritta e il Sig. Presidente del Consiglio Comunale mi induce, per esigenze di chiarezza e solo per quelle, a parteciparvi in questa sede, che è la più opportuna, una mia breve dichiarazione.

Con la lettera inviata al Presidente del Consiglio concernente la richiesta di inserimento fin dall’odierno Odg di due accapi riguardanti l’adozione di Piani Urbanistici Esecutivi, le cosiddette “lottizzazioni” ho solo rappresentato l’esigenza di un doveroso rispetto del Regolamento a fronte di due pratiche regolarmente licenziate dall’Ufficio competente e pronte per la trattazione procedurale che le facesse approdare all’attenzione del Consiglio Comunale per la relativa approvazione. Nulla di più.

Mi sono determinata a farlo in ragione di un rigoroso rispetto del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale che all’art. 29 obbliga il Presidente del Consiglio ad inserire tra gli argomenti da trattare in ciascuna adunanza del Consiglio quelli proposti dal Sindaco. Contravvenendo a detta prescrizione, era ovvio che rappresentassi al Presidente del Consiglio le responsabilità derivanti dall’insorgere di tale inadempimento.

E’ solo strumentale e demagogico collegare l’esercizio di questa mia legittima prerogativa in ragione della particolare tipologia degli atti da sottoporre al Consiglio, in questo caso due lottizzazioni, che sono atti, i quali esaminati senza dietrologia e pregiudizio speculativi, costituiscono, nel loro ambito, risposte alla città riguardo all’esigenza abitativa, alla disciplinata espansione del tessuto urbanistico, nonché –è questo è bene sottolinearlo- all’occupazione che trova, in questi tempi di preoccupante crisi economica, sollievo nello svolgimento e nella continuazione dell’attività edilizia nella nostra città.

Trovo singolare che all’indomani della recente sentenza del Tar sull’incompatibilità del l’ex Consigliere Clemente, che ha tra l’altro certificato senza equivoco alcuno, quanta è assoluta la considerazione di questa amministrazione per l’ortodosso rispetto delle procedure, si sollevino rilievi di carattere procedurale che non hanno fondamento alcuno e che ben si guardano dall’elencare tassativamente quali e quanti articoli di regolamento siano stati palesemente violati.

Voglio chiarire un altro aspetto di questa incresciosa vicenda.
Il mio riferimento, in una recente intervista televisiva all’esistenza di una lobby trasversale (anche quello volutamente e maldestramente strumentalizzato), altro non voleva essere che un riferimento a quel tipo di attivismo vacuo e strumentale che, animato da più pulpiti, anche scollegati fra loro, è messo in atto per frapporre o tentare di frapporre ostacoli all’attività di questa amministrazione, ogniqualvolta che, con propri atti qualificanti, cerca di dare risposte alle legittime aspettative dei cittadini.

E la strumentalizzazione demagogica della dialettica Sindaco-Presidente del Consiglio, ha trovato –non certo per mia volontà- un pretesto per innalzare polveroni e riferimenti a torbidi scenari che alla fine –ne siamo certi- si trasformeranno in un clamoroso boomerang da parte di chi ha cavalcato queste “tigri di carta” e crede di trarne benefici di consenso presenti e futuri.

Capisco, che la  straordinaria compattezza dimostrata da questa maggioranza induce sempre in tentazione. Ma la storia dovrebbe comunque aver insegnato qualcosa e non certo indotto a perseverare nell’errore.

Trovo risibile e sconsiderata l’allusione da parte del capogruppo Ragni e del Segretario del Pd Clemente a giochi di potere che si consumerebbero nelle stanze di questa Residenza Municipale.

I giochi di potere che, solitamente portano un partito ad interrogarsi sulla cosiddetta questione morale è argomento di straordinaria attualità laddove il Partito Democratico è chiamato ad amministrare negli enti locali. E’ l’attualissima attualità di questa bruciante questione avrebbe dovuto suggerire al consigliere Ragni, opportuna cautela e tempismo nel ricorso disinvolto a tali demagogiche argomentazioni e scongiurarne anche in questo caso un clamoroso effetto boomerang.

Quanto poi alle sue valutazioni –anche quelle demagogiche e strumentali- circa l’operato di questa Amministrazione, saranno gli elettori a giudicare alla scadenza naturale della legislatura, se è il caso di accordarle una promozione o una bocciatura; gli stessi elettori che giudicheranno, anche i vostri silenzi, su questioni ben più incisive sull’interesse generale dei cittadini viestani.

Vi ringrazio per la cortese attenzione.