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“Lu Bandito” è vivo

L’omaggio a Matteo Salvatore della musica popolare italiana. Niccolò Fabi, Enzo Avitabile, i Tetes de Bois e Folkabbestia domani sul palco del teatro del Fuoco per la manifestazione organizzata da Angelo Cavallo.

 

 «Lu» bandito del Gargano è ancora vivo. E si agita come lo spirito di un brigante della canzone d’autore. Perché, diceva il cantore di Carpino Andrea Sacco, «chi suona e canta non muore mai». Pertanto difficilmente potrà essere cancellata la memoria di Matteo Salvatore, forse il più grande della musica popolare italiana. Quando Italo Calvino lo scoprì non aveva ancora inciso il suo primo lp, Il lamento dei mendicanti, album del 1966 che presto rivivrà in una pubblicazione Rai Trade. Non una ristampa, bensì una rivisitazione live firmata dagli artisti che domani sera (ore 21, posto unico 10 euro) si esibiranno al Teatro del Fuoco di Foggia sul palco del Premio Matteo Salvatore, manifestazione che in passato ha ospitato il «cantastorie con la sedia» Enzo del Re, John Sinclair, Otello Profazio, Eugenio Bennato, il griot africano Afel Boucoum e, ancora, Teresa De Sio, Fausto Mesolella e molti altri importanti artisti. Sin dalla sua prima edizione nel novembre 2005 il Premio dedicato al cantastorie di Apricena, morto a Foggia nell’estate di quell’anno, ha avuto un duplice obiettivo: tenere in vita la leggenda Matteo Salvatore attraverso altri «voci» e celebrare il «personaggio» perlustrandone l’immensa produzione artistica. Ecco perché agli ospiti di questa quarta edizione è stato chiesto di interpretare le ballate dello storico album d’esordio di Salvatore. Sul palco ci saranno anche i due artisti del Gargano che hanno avuto il privilegio di accompagnare invece Salvatore nel suo ultimo lavoro discografico e nei recital della fase terminale, la cantante Chiara Armiento e il chitarrista Leo Mansueto. Prestigiosi anche gli altri nomi del cast, composto da Niccolò Fabi, Enzo Avitabile, i Tetes de Bois, i Folkabbestia, Umberto Sangiovanni con la Danuniaorchestra e i Favonio, scelti – questi ultimi – per rappresentare i gruppi foggiani che avevano inviato allo staff del Premio una cover del compianto artista.
Proposta cantautorale che tocca l’universo sonoro di Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Piero Ciampi e di un sincero estimatore di Matteo Salvatore, il funambolico Vinicio Capossela, i Favonio – che recentemente hanno dato alle stampe il loro primo omonimo album – sono stati selezionati dal comitato organizzatore, che nel responsabile dell’associazione Suoni dal Mondo, Angelo Cavallo (l’autore della biografia di Salvatore, La luna aggira il mondo e voi dormite), ha il suo rappresentate più autorevole e appassionato. Ma è un’iniziativa, il Premio Matteo Salvatore (i cui contenuti vengono oggi presentati in una conferenza stampa), che quest’anno gode del sostegno della Provincia di Foggia nel ruolo di ente proponente, attraverso l’assessorato alla Cultura di Billa Consiglio, cui fa capo il delegato agli spettacoli ed eventi Mario De Vivo.