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Provincia/Global service, Guerrera: “Gli atti della gara ai limiti della legalità”

La Provincia spiega i motivi che hanno portato alla revoca del servizio.

 

Ad una settimana dalla decisione adottata dal consiglio provinciale di revocare il “Servizio integrato di gestione e valorizzazione del patrimonio stradale – Global service”, l’ente Provincia interviene sull’argomento dopo la confusione e le polemiche sorte dopo la delibera. <Con il Global service sarebbero venuti meno i nostri compiti istituzionali – ha dichiarato Vito Guerrera, assessore provinciale ai Lavori Pubblici – Il controllo diretto delle strade e il nostro quotidiano  impegno su tutta la rete viaria provinciale è un dovere al quale non potevamo venir meno.> La revoca del servizio nasce da una serie di valutazioni tecniche, economiche e sociali. L’aspetto più importante è che gli atti adottati dalla precedente amministrazione per la gara del Global service presentavano numerose criticità dalle quali potevano derivare profili di illegalità dell’appalto. Infatti, non si era previsto il passaggio dei cantonieri dall’amministrazione provinciale ai soggetti gestori del servizio, in violazione dell’articolo 31. La disposizione prevede che “un atto che disponga l’esternalizzazione di un servizio senza il contestuale passaggio dei dipendenti addetti al servizio trasferito deve indicare le modalità del reimpiego del personale non trasferito”. <Invece, dalla lettura degli atti – ha spiegato Guerrera –  si evince che vi sono complessivamente 50 cantonieri che non sarebbero passati alle dipendenze dell’impresa appaltatrice. Che futuro avrebbero avuto queste persone?> Non solo, era incerto anche il destino dei dipendenti addetti alla gestione della pubblicità ed alla ottimizzazione delle concessioni, servizi, anche questi, che si sarebbero esternalizzati con il Global service. <Il mancato passaggio del personale  – ha proseguito l’assessore – determina una duplicazione di spesa che potrebbe incidere negativamente sul bilancio provinciale e sui vincoli del patto di stabilità.> Non finisce qui. Il nuovo appaltatore avrebbe avuto anche l’onere di stipulare una polizza fideiussoria per la responsabilità versi terzi (RCT). Ebbene, la polizza sarebbe stata talmente onerosa da rendere antieconomico l’appalto. Incertezze e contraddizioni sorte già sotto la precedente amministrazione. Infatti, il “vecchio” consiglio provinciale, dopo aver approvato gli atti relativi all’appalto nell’agosto del 2007, dopo solo un mese aveva già modificato alcune disposizioni del disciplinare di gara. Dopo un altro mese, la stessa maggioranza capeggiata dal presidente Carmine Stallone, aveva sostituito anche i relativi prezzi. La complessità del bando aveva fatto pervenire all’ente provinciale numerosi quesiti da parte delle imprese che aspiravano a partecipare alla gara alle quali, fra l’altro, non erano stati messi a disposizione neanche i dati economici e tecnici fondamentali. <Era opportuno e doveroso verificare il rapporto tra costi e benefici derivanti dal Global service – ha concluso Guerrera – rispetto ad altre possibili alternative gestionali come un’articolazione diversa delle aree, la gestione diretta come l’attuale e l’esternalizzazione di parte del servizio.> A tal fine, il consiglio provinciale ha incaricato lo stesso assessore ad elaborare, entro sei mesi, una nuova proposta operativa.