Menu Chiudi

Vico/Servizio rifiuti, denunciato il passaggio dalla Spem alla Sieco

Contestata l’amministrazione che parla di cessione di ramo d’azienda. La minoranza accusa: “E’ cessione di contratto.

 

Michele Sementino, consigliere comunale di minoranza della lista «Vico cresce», ritiene che la cessione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani dalla Spem a Sieco vada chiarita, alcuni aspetti dell’operazione non sarebbero cristallini. Il consigliere ha presentato un esposto ai magistrati lucerini perchè valutino la documentazione prodotta dalla giunta. Sementino spiega che il passaggio da una ditta all’altra del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti potrebbe contenere elementi di dubbia legittimità», perchè sarebbe stato fatto «passare per cessione di ramo d’azienda» quella che, invece, si configura come una vera e propria cessione del contratto stipulato tra Comune e ditta “Aspica” a luglio di tre anni fa. Per il consigliere, al di là di ogni considerazione sui «contraddittori assunti dall’amministrazione da una parte omissivi nella verifica della sussistenza dei requisiti, delle condizioni e delle ragioni comportanti il diniego o l’assenso al riconoscimento della cessione del “ramo di azienda”; dall’altra accondiscendenti al trasferimento di fatto della esecuzione del contratto alla “Sieco” e del relativo corrispettivo spettante, tutto ciò lascia chiaramente intendere che, da parte dell’amministrazione comunale ci sia stata una vera e propria accettazione tacita della cessione del contratto e, se così fosse, il tutto si configurerebbe come una violazione, in base a quanto previsto dallo stesso contratto stipulato con l’Aspica».
A ritenere che in tutta l’operazione non siano state rispettate le norme contrattuali, c’è anche la ditta foggiana Tecneco, che si classificò al secondo posto nella graduatoria che fu redatta dall’amministrazione comunale all’indomani della presentazione delle domande dì partecipazione alla gara di affidamento del servizio. I  dirigenti dell’azienda foggiana, in una nota al sindaco Luigi Damiani e ai responsabili degli uffici preposti, parlano di «millantata cessione di ramo di azienda», in quanto il trasferimento del servizio dall’Aspica alla Sieco si «appalesa come cessione di contratto e non già di ramo di azienda, e, per conseguenza, tale cessione non opera nell’ambito della contrattualistica pubblica. Ovvia conseguenza: tutto ciò non si può non tradurre che nell’affidamento del servizio alla seconda classificata». Preannunciato il ricorso a vie legali in presenza di altra decisione.

Francesco Mastropaolo