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Capitanata/ Carabinieri 2008: calano i reati in un clima di insicurezza

Rispetto allo scorso anno diminuiscono i reati del 13%, ma aumenta, così come riportano le classifiche nazionali, la percezione di insicurezza tra i cittadini. E’ uno dei dati emersi durante la consueta conferenza stampa di fine anno convocata dal colonnello del Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia, Francesco Maria Chiaravalloti, per tracciare il bilancio sulle attività svolte nel corso del 2008. In calo del 19% anche le rapine, frutto – ha affermato Chiaravalloti – di una rinnovata coscienza delle associazioni di categorie e dell’amministrazione locale che ha provveduto ad installare telecamere per la videosorveglianza. Segno negativo anche per i furti, -16%, con un meno 30% per quelli di autovetture. In controtendenza, però, i furti con destrezza, borseggi e scippi, con un più 2%. Capitolo a parte per le estorsione che fanno registrare nel 2008 una diminuzione del 6.7%, ma secondo Chiaravalloti, in realtà, sebbene si sia avuto un calo del 60% di danneggiamenti a seguito di incendi, reato che si muove di pari passo con quello estorsivo, sono diminuite le denunce ma non l’entità del fenomeno. Preoccupato Chiaravalloti per la caduta dei capi di imputazioni di tipo mafioso, il che significa – afferma l’ufficiale – che gli indagati acquistano, inevitabilmente, patenti di credibilità. Sul fronte della criminalità sia sul Gargano che in particolar modo a Monte Sant’Angelo i clan in lotta sono tornati ad imbracciare i fucili. A testimoniarlo gli ultimi due omicidi a Macchia il primo, quello dell’ex poliziotto Antonio Di Iasio, avvenuto lo scorso due agosto, il secondo dieci giorni fa di Giuseppe Palumbo, pensionato 62enne. Secondo Chiaravalloti dietro questa effervescenza si celano due motivazioni: una attribuibile ad un riallineamento degli equilibri tra i clan, l’altra alle scarcerazioni di importanti esponenti della mafia garganica a giugno scorso. Ciliegina sulla torta, infine, per questo 2008 la cattura dei latitanti Severino Testa, in Romania e Giuseppe Manzella in Germania.