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Peschici/ Ristoratori e cuochi del territorio danno vita all’Associazione “Gustapeschici”

Peschici punta alla cooperazione. Una tavola rotonda come quella della seconda sala consiliare del Comune di Peschici (la Sala Giunta; ndr), quella più raccolta, è sinonimo d’incontro e discussione. Quando a quest’incontro partecipano nostri compaesani, per indole molto recidivi ad associazionismo e collaborazione, si potrebbe cantare già vittoria. Solo ascoltarli nel proporre e discutere è gran sinonimo di crescita, da ogni punto di vista, che sia culturale che sia, come in questo caso, culinaria. Culinaria perché ieri sera, 26 gennaio 2009, una ventina tra cuochi e ristoratori peschiciani si è appunto prefissa di promuovere la gastronomia del territorio.
Non è stato il primo, né l’ultimo degli incontri, ma in questo si sono cominciati a mettere i paletti: 1. nome dell’associazione (“RISTORATORI E CUOCHI GUSTAPESCHICI”), 2. Individuazione di presidente (DOMENICO CILENTI; lo Chef emergente del Meridione 2008; foto del titolo, in maglia rossa; ndr), vicepresidente (MARIO OTTAVIANO), segretario (STEFANO PUPILLO), 3. istituzione diun gruppo di sei consiglieri (Antonio Mastromatteo, Domenico Di Paola, Raffaella Caputo, Fabrizio Gentile, Domenico Caputo, Nicoletta Quaglia), 4. abbozzo e approvazione di uno statuto e degli obiettivi che l’associazione si prefigge di raggiungere.
Alcuni accenni allo statuto (di cui daremo pubblicazione quanto prima; ndr). E’ suddiviso in più punti:
– accoglienza e professionalità: miglioramento del confort e dei servizi delle proprie attività
– promozione del territorio: attraverso il rispetto per la tipicità di ricette e prodotti del territorio
– crescita professionale degli aderenti: attraverso dei corsi che l’associazione intende far svolgere e alla quale gli aderenti devono partecipare, mantenendo forte la vita associativa.
– amicizia e collaborazione tra chef e ristoratori, e divulgazione della tradizione culinaria a seconda delle libere interpretazioni.
Gli “obiettivi”:
– promozione di eventi culinari
– istituzione di concorsi di cucina
– eventi benefici
– garantire la qualità del prodotto offerto
– scambio di idee fra gli associati
– aprire l’associazione ad altri professionisti.
In poche parole, un’associazione per il territorio, un’associazione per la tradizione. Un’associazione necessaria, visto che, secondo la nostra opinione, la maggior parte dei ristoratori del nostro paese pensa più alla quantità che alla qualità. Un’associazione infine che, se resisterà negl’anni, porterà molti e buoni frutti alla collettività di questo paese che vive di turismo in modo errato, operando nel settore solo (o quasi) per il breve periodo di luglio-agosto.
Domenico Ottaviano (www.puntodistella.it)