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Vieste, eliambulanza, “il Comitato Cittadino” scrive a Vendola

Una città troppo lontana dagli ospedali che chiede aiuto al presidente della Regione. L’ennesimo atto della vicenda dell’eliambulanza sul Gargano è costituito da una lettera aperta di un comitato cittadino a Nichi Vendola. La pubblichiamo per intero:

 

“Egregio Presidente della Regione Puglia,
siamo semplici cittadini di Vieste, costituiti in un comitato per protestare contro il provvedimento che ha  soppresso il servizio di eliambulanza dal territorio nord -Gargano. In maniera del tutto genuina ed esente da strumentazioni politiche siamo a pregarLa di porre l’attenzione sulle carenze sanitarie di questo territorio, che rendono così importante il servizio di eliambulanza con base a Vieste. Infatti, questo paese e tutto il Gargano nord sono esageratamente lontani dagli ospedali: quello di Manfredonia è ad un’ora (forse un’ora e mezza) di viaggio; quello di san Giovanni Rotondo e San Severo sono ad un’ora e mezza di viaggio. A Vieste, Vico e Peschici non abbiamo addirittura nemmeno il pronto soccorso, potendo qui contare solamente su di un piccolo presidio tecnicamente chiamato  punto di primo intervento, che è del tutto sprovvisto di strumenti diagnostici e di dotazioni per interventi urgenti (salvavita). Proprio a causa di tali tipi di carenze, i cittadini di queste parti fanno tappa in questi semplici presidi per poi essere spediti altrove, senza alcuna diagnosi certa, dovendosi mettere in auto ed affrontare tutto quel viaggio con la paura di complicanze della ignota malattia durante il lungo percorso che ci separa dagli ospedali, subendo oltremodo traumi da trasporto, e senza alcuna assistenza durante il viaggio della speranza..
Ebbene si, dobbiamo metterci in auto perché non possiamo contare sull’ambulanza per un motivo del genere, altrimenti il paese rimarrebbe senza questo utilissimo mezzo per 3 0 4 ore.
Si rende conto Presidente che a Vieste come Peschici, Vico, ecc. possiamo contare su di una sola ambulanza del 118 anche durante il periodo estivo, quando la popolazione presente supera abbondantemente il mezzo milione. La centrale operativa del 118 cerca di ovviare a questa mancanza spostando l’ambulanza di Peschici a Vieste e viceversa, nonostante la distanza di 22 km di curve che separano i due paesi, e nonostante che in questi casi quando si interviene in un altro paese l’ambulanza si perde o arriva tardi per la mancata conoscenza delle strade.
 Ci scusi se Le chiediamo quanto segue: quanti ospedali Lei ha nel momento in cui legge questa lettera ad un’ora e mezza dal punto in cui si trova? e quanti pronto soccorso ha a disposizione ad un’ora e mezza di viaggio dal punto in cui Lei legge questa lettera?
Passando da Vieste si sarà di certo reso conto che le strade per raggiungerci sono pericolose in quanto non regolari e non realizzate a regola d’arte, in quanto effettuate con asfalto non idoneo per i tratti di montagna, che rendono irrimediabilmente l’asfalto fonte di pericoli e di insidie, con contrarie pendenze nelle curve, vegetazione che impegna parte della carreggiata. Basti pensare che anche le ambulanze hanno registrato incidenti su queste strade, addirittura con il paziente a bordo. Pensi che i guard-rail  sono stati posizionati in innocui rettilinei (mi riferisco al Baia delle Zagare e Campi), omettendo il loro posizionamento lì dove è necessario nelle curve con strapiombi (vedasi il tratto Campi-testa del Gargano ). Alla pericolosità della strada si deve purtroppo aggiungere che la stessa si sviluppa in un percorso defatigante per chiunque, figuriamoci per chi soffre un malore. Infatti le curve si susseguono una dopo l’altra, intervallate solamente da tornanti, il tutto alternativamente in salita o in discesa e senza soluzione di continuità.
Effettivamente, poi, vi sarebbero altri aspetti che per esigenze di sintesi preferisco non trascrivere.
Tutte le circostanze riportate sono sotto gli occhi di tutti che quotidianamente devono sopportarle.
Il servizio di eliambulanza che avevamo a Vieste fino a luglio di quest’anno riusciva a celare tutte queste mancanze e tutti gli episodi di malasanità date dalle carenze strutturali e di strumentazioni diagnostiche, li copriva come il coperchio del vaso di Pandora.
Le chiediamo Presidente di intervenire per dotarci di ciò che non abbiamo e di ripristinarci  il servizio di eliambulanza, perché anche da queste parti abbiamo diritto alla salute e alla vita. Lo pretendiamo ad alta voce anche per i nostri ospiti turisti che tanto benessere portano anche alle casse Regionali. 
In data 26 ottobre 2008, a Vieste è sfilato un corteo di protesta  per la malasanità nel nord gargano e quindi per chiedere anche il ripristino del servizio di eliambulanza. Presidente, se ha occasione, La prego di spiegarmi come mai nessuna istituzione competente ha risposto ad una manifestazione così importante come quella che ha visto tanta gente scendere in piazza per un diritto così importante ? eppure, non è irrilevante che tutta una popolazione scenda in piazza per reclamare ciò di cui ha diritto.
La preghiamo di scusarci per lo sfogo, ma si metta nei nostri panni, anche Lei reagirebbe così, se non peggio.
Speriamo di ricevere Sue autorevoli e concrete risposte, pregandola di non avversarci in maniera politica, perché siamo semplici cittadini estranei alla politica ed in attesa di soluzioni concrete”.