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In Consiglio regionale i problemi dei territori boschivi

Difendere la Foresta Umbra dagli incendi, da prevenire con la pulizia del sottobosco, ora trascurata. La commissione sviluppo economico del Consiglio regionale sollecita interventi e sentirà sul problema gli assessori regionali all’agricoltura e al personale. L’esame di un’iniziativa legislativa sull’albo delle imprese forestali si è trasformato in un confronto sullo stato del territorio boschivo pugliese, rappresentato al 70% da quello garganico. Consiglieri dauni di entrambi gli schieramenti hanno posto l’urgenza di una verifica della gestione dei boschi. Francesco Ognissanti (PD) ha denunciato ‘l’enorme carenza di attenzione e personale in un settore che può dare molto ma non dà niente, per mancanza di organizzazione e di intelligenze umane. Si rinuncia al reddito potenziale che potrebbe derivare, eppure si tratta di un comparto importantissimo per la provincia di Foggia’. Francesco Damone (La Puglia prima di tutto) ha chiesto un dibattito politico sulla condizione dei boschi in Puglia. Una seduta monotematica del Consiglio regionale dovrebbe affrontare il nodo delle risorse inutilizzate da sempre, in chiave imprenditoriale, turistica, occupazionale. ‘Il rischio incendi boschivi nel promontorio è enorme – ha detto – non sciupiamo occasioni per riflettere e intervenire: se dopo Peschici perdiamo la Foresta Umbra il Gargano lo possiamo chiudere’. E’ stato Nino Marmo (AN) a proporre un’audizione davanti alle commissioni: ‘l’assessore Russo dovrebbe relazionare sulla politica che vuole adottare e sulle somme che saranno a disposizione nel bilancio. Il servizio andrebbe esternalizzato, com’è avvenuto nelle altre regioni’. Su proposta del presidente della quarta commissione Dario Stefàno l’invito in audizione sarà esteso all’assessore Minervini, per le competenze del personale. Intanto, è passato al’unanimità il ddl che istituisce l’albo regionale delle imprese boschive. Con un articolo unico, la Puglia si adegua ad un decreto legislativo del 2001 e riconosce le aziende del settore, che potranno così partecipare a bandi di gara per lavori forestali e idrogeologici nelle aree boscate. Per effetto di un emendamento Marmo, sottoscritto dal presidente Stefàno, un regolamento fisserà modalità e requisiti per l’iscrizione.