Menu Chiudi

Affaire del pesce avariato a Vieste, la replica di Antonio Vario

Gentile Direttore Onda Radio, caro Ninì, sono allibito, costernato e disgustato per quanto sta succedendo in questi giorni a Vieste, tutti si credono Don Chisciotte e portatori della verità assoluta, esperti ed unici professionali e professionisti a Vieste, ma la verità è che c’è solo tanta arroganza, ignoranza, stupidità ed egoismo.

Sono rammaricato per quanto dichiarato da “Don Pasquale”, non per le belle parole, su cui sono sicuramente  e pienamente d’accordo (retorica  e ipocrisia a parte) ma per non aver neanche speso una telefonata (se per lui era troppo dispendiosa poteva farla a carico del destinatario) al sottoscritto per assicurarsi se tutto ciò che era stato scritto era veramente frutto delle mie dichiarazioni o erano state travisate e manipolate  al fine di fare “ L’articolo bomba” da destinare all’indirizzo della ristorazione di Vieste. Ben lui sapeva come io la pensassi in merito a tutta la problematica che attanaglia il nostro settore quante battaglie abbiamo fatto insieme? Come si poteva pensare che io fossi pienamente d’accordo con la pratica del congelamento “ fai da tè “, e che a Vieste è uso e consuetudine consolidata questa pratica? Ma che vi siete bevuti il cervello? Le mie esternazioni erano dirette al collega Enrico del Ristorante  “La Pentola “, la mia solidarietà
era per un collega che era stato severamente punito per quattro mormore ed un vasetto di alici salate. Sono assolutamente d’accordo a condannare la condotta del gestore del ristorante oggetto del sequestro, sono concorde nel condannare coloro che comprano e congelano “ immondizia a saldo”  per poi somministrarlo a quei “ poveri illusi” che credono di aver fatto un affare mangiando in quel locale a basso costo, già perché la logica è quella, comprare a poco , per rivendere a poco, in barba alla qualità , ai presupposti di igiene e salute pubblica. Sono questi falsi contrapposti riferimenti, i nostri veri nemici; coloro che danno agli avventori falsi riferimenti riferiti ai prezzi della somministrazione, purtroppo vengono premiati alla grande, vuoi perché in questi periodi di grande crisi la gente bada più ai prezzi che al resto, vuoi perché (ma non ci posso o non ci voglio credere) la gente non è più capace di distinguere un piatto ben preparato, con un piatto pieno di qualcosa per riempire la pancia. Ormai siamo abituati a vedere clienti che girano con il taccuino per annotare i prezzi per poi scegliere il più economico (anche di pochi centesimi). Non potevo assolutamente essere d’accordo con coloro che erano, concomitanti ad altri fattori, i veri responsabili del declino della ristorazione nel nostro amato (????!!!) paese. Le mie affermazioni sul perché  qualcuno fa delle scorte, non erano per giustificarlo, ma per dare una plausibile motivazione a tale illegale atto, il problema dell’approvvigionamento del pesce c’è eccome, è inutile che si dice che il pesce abbonda,  ma quale abbonda, quello di allevamento? Quello congelato che si spaccia per fresco? E sicuramente non quello che i clienti della nostra città si aspettano. Certo che non è impossibile trovarlo, ma a che costo,e con  i sacrifici che io ben conosco, e certamente quei pochi chili non basteranno per tutti, che saranno costretti a comprare ciò che trovano (del resto chi ha deciso di fare  “Low cost” e ciò che vuole) e sono felice quando i controlli falciano questi “ benefattori di bassa plebe “. Certo che quando dicevo che i tutori dell’ordine e della salute dovevano essere un po’ più “elastici”, non mi riferivo alle consistenti “ malescorte abusive “, ma Signori…. Un vasetto di alici salate, due o tre pesci, una crostata o un dolce casereccio…. Chi non ricorda quel che è successo due anni fa, quando i Nas hanno letteralmente rastrellato la nostra zona alla ricerca del “ menage assassino “(per modo di dire). Certo la legge deve essere rispettata, ma a che prezzo!! Non era buono il nostro amatissimo e conosciutissimo olio, pregio e vanto della nostra intera regione, era meglio l’olio imbustato di provenienza nordica, che smacco!! Cucinare con un olio che non era neanche lontanamente paragonabile al nostro. Caro “ Don Pasquale “ io non parlo per me, ma parlo anche per difendere i tanti miei colleghi nella buona e , talvolta, cattiva sorte come Enrico. Dobbiamo smetterla di continuare a dire che Vieste è un’isola felice. Vieste non è un paradiso, o quantomeno lo è solo per i turisti che vengono a soggiornarvi, ma per noi e un vero inferno, con i mille problemi che la cattiva programmazione politica ha finora prodotti, e non è finita qui….Smettiamola di coltivare il nostro orticello e saltare come molle quando ci sentiamo minacciati nel “nostro”. I problemi ci sono e se non si scoperchiano le pentole, il Diavolo con i suoi coperchi la farà sempre da padrone. Sono esterrefatto, l’ignoranza di questo paese è di un livello assolutamente intollerabile, mi riferisco alle immagini del giornale “ L’attacco “ che ha pubblicato il nefando articolo, certo sono assolutamente fuori luogo e tediose, ma da questo ad affermare che il locale oggetto del sequestro è  il mio…..e sputtanarmi gratuitamente… e semplicemente assurdo, Nostro Signore doveva  privare della vista e dare l’intelligenza, invece i nostri bravi cittadini hanno saputo fare solo i conti secondo la logica del 2+2 = 4  — Titoli in evidenza ,  foto del locale =  locale incriminato. E’ orribile, essere giustiziati in questo modo, Viestano di mer….Potremmo parlare ancora a lungo, ma l’impressione netta che ho avuto è che l’attacco alla nostra ristorazione era già predisposto, e con o senza il nostro intervento sarebbe stato fatto. Occhio signori, siamo sotto tiro.
Ringraziandoti per aver raccolto il mio richiamo, auguro a te e Onda Radio un lungo e proficuo lavoro. A disposizione per ulteriori
chiarimenti e quant’altro.
Con stima.
Antonio Vario

Ti anticipo che l’intera vicenda e le problematiche inerenti la ristorazione saranno trattate nel prossimo appuntamento di "Alta Marea", la nostra trasmissione di approfondimento giornalistico, venerdì 27.