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«G iustizia, servono magistrati in Puglia»

 ”C’e’ un certo incremento del contenzioso in materia di sfruttamento delle fonti alternative di energia". Lo ha detto il presidente del Tar della Puglia, Corrado Allegretta, a margine della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario. Secondo Allegretta, questo incremento è "probabilmente dovuto a qualche incertezza normativa alla quale poi però la Regione Puglia sta ponendo rimedio con aggiustamenti successivi della legislazione". Nella sua relazione, il presidente del Tar Puglia ha poi ripreso l’argomento, sottolineando che le incerteze normative "hanno contribuito a suscitare una nuova ‘corsa all’orò senza adeguata ponderazione delle conseguenze sull’itegrità dell’ambiente sotto gli svariati profili oggetto di tutela da parte dell’ordinamento interno e di quello comunitario" e "hanno costretto il legislatore, specie regionale, a successivi interventi di aggiustamento". ”Quest’anno c’e’ stato un incremento del contenzioso sul silenzio" delle Amministrazioni locali: sembrerebbe che la risposta al cittadino quantomeno non venga data nei termini di legge". Un silenzio che, secondo Allegretta, "naturalmente non si giustifica se non con una certa vischiosità burocratica". Affrontando lo stesso tema nella sua relazione, Allegretta ha poi spiegato che nel 2008 "le pronunce in tema di silenzio dell’Amministrazione" sono "passate da 90 a 118; quelle dell’accesso ai documenti" sono "diminuite 34 a 30" e quelle su "domanda di esecusione della sentenza o di ottemperanza al giudicato" sono "anch’esse ridotte da 66 a 57". Per Allegretta "colpisce il numero delle sentenze di accoglimento: 46 per silenzio, 10 per l’accesso e 40 per l’ottemperanza". Secondo Allegretta, "non è buon segno" perchè se l’Amministrazione frappone ostacoli alla conoscenza dei suoi atti da parte degli interessati è legittimo il dubbio che ne nascondere il contenuto". Ancora con riguardo al silenzio, Allegretta ha precisato "che i relativi giudizi hanno dato luogo alla condanna dell’Amministrazione per spese processuali per complessivi 77mila e 700 euro (di cui 30.700 a carico della sola Regione Puglia). Per il presidente del Tar della Puglia, Corrado Allegretta, il "personale di magistratura" è assolutamente inadeguato numericamente, "visto che i magistrati in servizio presso questo tribunale – ha detto – compresi i presidenti, rimangono quattordici".
"Quanto al personale di magistratura – ha sottolineato – va segnalto come l’assenza di una disposizione che, prima di consentirne il trasferimento, ne assicuri la permanenza nella stessa sede per un tempo ragionevole, impedisce un’utile gestione di almeno un quarto di loro". Sia nel 2008 – ha continuato – che ora, all’inizio del 2009, si è verificato l’avvicendamento di quattro magistrati con altrettanti di nuova nomina". Secondo Allegretta, "l’entusiasmo che anima costoro e la preparazione che hanno dimostrato nel superare uno dei concorsi più duri del nostro ordinamento, fanno ben sperare che lo scotto del noviziato da pagare non sarà particolarmente gravoso". "Ma uno scotto c’è – ha concluso – in relazione alle modalità e ai tempi previsti per il loro completo adattamento e inserimento".