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Confcommercio: con la crisi economica turismo a rischio

"Un lavoro sinergico tra tutti gli attori del comparto e misure urgenti, concordate con il mondo delle imprese, per contrastare gli effetti disastrosi che la crisi economica in atto potrebbe far sentire sul turismo della nostra provincia": è quanto chiede con forza il presidente provinciale di Confcommercio, Matteo Biancofiore.  A ribadire il forte rischio di un drastico calo nel PIL della nostra regione per un netto peggioramento dei saldi turistici, è la ricerca del Centro Studi Confcommercio presentata nel forum di Cernobbio lo scorso fine settimana. La Puglia, con Piemonte e Basilicata per la crisi dell’auto, è tra le regioni che potrebbero risentire di più delle difficoltà nel 2009. "L’economia italiana – ha continuato Biancofiore – deve prepararsi ad affrontare una crisi che probabilmente sarà più lunga di quanto ipotizzato solo alcuni mesi fa. La propensione al consumo calerà ancora e la nostra provincia, che del turismo regionale è il sistema trainante, deve assolutamente trovare soluzioni adeguate per rispondere. Le aziende del comparto sono state per troppo tempo lasciate da sole con la motivazione che comunque il mercato era solido. Ora potrebbe non essere più così – ha proseguito Biancofiore – quindi è necessario ottimizzare le esigue risorse a disposizione del settore pubblico aprendo un confronto serrato con il mondo delle imprese. La sottovalutazione del fenomeno potrebbe aprire scenari inimmaginabili anche sul versante occupazione oltre che su tutto l’indotto". Da parte della nostra organizzazione c’è la massima disponibilità al confronto; ma questo deve avvenire sul terreno concreto delle proposte. La creazione dei sistemi turistici locali, su cui ci siamo più volte espressi favorevolmente, deve essere una occasione di crescita anche per le aziende della provincia di Foggia e non il grimaldello per togliere centralità al nostro territorio. Un rischio – ha concluso il presidente di Confcommercio – che avrebbe ripercussioni su tutta la già sofferente economia di Capitanata".