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Randagismo/ In vigore la nuova Ordinanza del Ministero

All’indomani della tragedia accaduta in Sicilia, entra in vigore la nuova Ordinanza del Ministero del Lavoro, salute e politiche  sociali per la lotta contro il randagismo e la custodia di qualsiasi cane a qualsiasi titolo. Il principio espresso in via preliminare è che “il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso”.
Viene precisato, inoltre, che non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell’appartenenza ad una razza o ai suoi incroci, pertanto non ha più validità l’elenco delle  razze canine a rischio di aggressività, contenuto nell’ordinanza del gennaio 2008, sostituita dalla  presente.
In base all’ordinanza, che entra in vigore il giorno della pubblicazione in Gazzetta,  proprietario o detentore del cane devono:
o    utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt. 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;
o     portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti;
o    affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
o    acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore;
o    assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive;
o    raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse, quando conducono l’animale in ambito urbano.
Sono vietati tutti i comportamenti che possano esaltare l’aggressività del cane, come addestramenti mirati a questo fine, il taglio delle orecchie, la rescissione delle corde vocali o altri interventi chirurgici: questi sono consentiti solo nel caso abbiano finalità curative, altrimenti sono da considerarsi maltrattamento e puniti dalla legge penale.
Vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di patentino; i percorsi, le cui spese sono a carico dei proprietari stessi, saranno organizzati dai comuni, che, sulla base dell’Anagrafe canina ed in collaborazione con il Servizio Veterinario, decideranno in quali casi il percorso formativo è da ritenersi obbligatorio.
Le linee guida per la programmazione dei corsi formativi saranno dettate con decreto del Ministero entro sessanta giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza.