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I Riti della Settimana Santa a Vico del Gargano

La Settimana Santa è un momento di grande partecipazione emotiva e preparazione che impegna i fedeli e le confraternite nelle funzioni preparative alla Pasqua: viene celebrata in tutte le Chiese la Via Crucis; nella Chiesa del Purgatorio si tiene la Settena; in tutte le sedi confraternitali vi sono gli Uffizi della Settimana Santa; il Giovedì Santo nella Chiesa Madre si commemora il “Pianto della Madonna” comprendente la predica della Passione e la consegna del Cristo Morto nelle braccia della Madonna; in tutte le 12 chiese del paese si allestisce  l’Esposizione di Gesù al Sacramento conosciuti come i Sepolcri. Il Venerdì Santo, il giorno della "Passione", vede sfilare in processione insieme le 5 confraternite di Vico del Gargano intonando il Miserere. In quest’occasione le congreghe vestono l’abito bianco con una corona di spine, ad eccezione della Confraternita dei Carmelitani Scalzi che conserva la tradizionale divisa, solo il cingolo le identifica: la Confraternita dei Cinturati di Sant’Agostino e Santa Monica indossa una cintura di cuoio; la Confraternita della Morte ed orazione un cordone marrone; il cordone di corda bianco per l’Arciconfraternita del SS. Sacramento, rosso per la Confraternita di San Pietro.
Il rito del Venerdì Santo è un momento rilevante e celebre per Vico tanto da esser apprezzato non solo dagli stessi vichesi;  perfino la più grande folk singer italiana, Giovanna Marini, nel suo libro (pag. 85) così descrive “lo stupendo canto polivocale del Miserere” : “ partita la processione, il primo gruppo intona il Miserere, e così il secondo…sfilano tutti con queste voci tuonanti di maschi forti: l’effetto è sconvolgente, ci mettiamo tutti a piangere, i battimenti sono troppi, non si regge a un’emozione del genere. Singhiozzando, faccio il numero di telefono di Patrizia Bovi perché senta che cosa straordinaria sia questo Miserere di Vico”.

L’intera giornata del venerdì è divisa in tre grandi momenti:

1) Le processioni del mattino dette popolarmente “Madonne”: fin dalle 8.00 del mattino, prima la Confraternita della Morte ed Orazione e poi tutte le altre partono in processioni singole dalla propria chiesa, cantando il Salmo 50 del Miserere visitando i sepolcri fino ad arrivare alla Chiesa del Convento dei Cappuccini dove le “Madonne” sostano a turno in omaggio a Gesù Sacramento; per poi rientrare nelle proprie sedi intonando l’inno Pange lingua gloriosi e il canto Tantum ergo Sacramentum. Ogni corteo è preceduto da 3 bimbi, quello al centro porta la croce con i simboli della Passione (flagelli, martello, corona di spine, tenaglia, spugna, lancia e lenzuolo), dietro vi sono 2 file di bambini tenuti in riga dal mazziere, infine i confratelli prima dell’Addolorata e del Cristo Morto. La Confraternita dei Carmelitani Scalzi ha anche le statue rappresentanti i 5 misteri, la Confraternita di San Pietro  porta solo l’Addolorata.

2) La “Messa Pazza”, così chiamata dai vichesi,  e l’Agonia del pomeriggio: nella Chiesa del Purgatorio alle 15.00 del pomeriggio  avviene l’unico momento sacro con la messa dei presantificati (detta Messa Pazza) con la comunione fatta con le ostie consacrate il giorno prima. Successivamente seguono le “Tre ore di Agonia” con la  predica delle  7 parole di Gesù in Croce.  

3) La  processione pomeridiana di tutte le confraternite e del popolo: alle ore 18.30, in un unico corteo aperto dalla Congregazione di San Pietro, le confraternite e il popolo portano in cerimonia il fercolo dell’Addolorata della Chiesa Matrice e il Cristo Morto della Confraternita dei Cinturati di Sant’Agostino e Santa Monica che chiude la  processione. Intonando in modo separato  il Miserere si giunge sino alla zona che simboleggia il Golgota, posta alla punta estrema del quartiere Carmine, al “Calvario” dove 5 croci simboleggiano le altrettante piaghe di Gesù, fino a trovare il Cristo morto sulla Croce. Per ogni croce il prete intona tre Pater e Ave e tre Gloria, intonando i versi “ Io ti adoro Santa Croce, duro legno del mio Signore, io ti adoro con la voce, io ti adoro Santa Croce”, dopo l’ultima croce le confraternite e il popolo intonano “l’Evviva la Croce” che accompagna tutto il ritorno del corteo. Il Venerdì Santo si conclude con la divisione nelle vicinanze della Chiesa di San Nicola della processione in quanto la Confraternita dei Cinturati di Sant’Agostino e Santa Monica accompagna il Cristo Morto nella Chiesa di San Giuseppe dove viene cantato il Miserere in forma completa; le altre confraternite rientrano con la Madonna alla Chiesa Matrice.