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Medici del 118 risentiti e indignati “stato di agitazione se continua così”

L’incontro tra i medici del 118 e i vertici dell’azienda sanitaria non è andato nè bene nè male Si è svolto a Piazza della Libertà.

 

“E’ stato un incontro interlocutorio. La sede non era quella adatta per discutere il contratto aziendale. Noi andiamo avanti. Se non si dovesse risolvere nulla entro il 20 aprile, proclameremo lo stato di agitazione”, commenta a l’Attacco, Francesco Marino segretario provinciale della Fimmg.
La contesa ha inizio un paio di settimane fa. Nel mirino gli accordi tra l’azienda e i medici dei servizio del 118 che lavorano in. convenzione nelle postazioni della provincia. La Asl ha congelato i pagamenti. Gli accordi sarebbero troppo onerosi per l’azienda sanitaria. Si tratta dl un’intesa che è stata stipulata all’indomani dell’incendio di Peschici per tentare di dare una risposta alle istanze di saline di zone disagiate come il Gargano e il Subappennino. Risposte che hanno un costo, per alcuni eccessivo. I medici per parte loro reclamano la corresponsione degli arretrati. Ci sono medici che aspettano gli arretrati del 2005. Tutti sono in attesa delle produttività dei 2007 e del 2008. Senza considerare i ritardi nel pagamento degli stipendi. I medici oggi sono in attesa della corresponsione dello stipendio di gennaio. L’azienda sanitaria, per pane sua, ha passato sotto la lente di ingrandimento gli accordi per le convenzioni. L’operazione sarebbe partita direttamente dalla tecnostruttura di piazza della Libertà. I medici non sono dipendenti: dell’azienda sanitaria. Ma lavorano con contratti di corporazione. L’orario di base è di 164 ore. La situazione è complessa E i sindacati sono scesi in campo. Fimmg e Cisl in prima linea. Due giorni fa, si arrivati a una prima soluzione. Metà degli arretrati spettanti ai medici saranno versati a breve.. ”Si l’azienda provvederà a liquidare una parte delle spettanza. Ma sinceramente non si è ancora venuto a capo di niente”,
Uno dei problemi del 118 è la mancanza di personale. Per gestire la copertura giornaliera di una postazione servono cinque medici Ma i medici convenzionati hanno la facoltà di scegliere dove andare a lavorare. E quasi mai scelgono le postazioni di Vico, Vieste e Cagnano. Su queste postazioni ci sano due o tre medici un numero insufficiente per coprire il turno giornalino. Per far fronte alle vacanze si ricorre alle attività aggiuntive. “Ci sono medici che si sobbarcano anche duecento chilometri al giorno per garantire il servizio.Ci sono colleghi. che hanno rinunciato ai riposi e che hanno a cuore la situazione.. Oggi le postazioni del Gargano rischiano la chiusura», commenta Marino. “Se si continua così proclameremo lo stato di agitazione. I medici sono risentiti. “Come medici del 118 – aveva commentato il delegato Cisl, Francesco Gambarelli – abbiamo fatto sempre il nostro dovere in un territorio come quello della provincia di Foggia che è la provincia a più bassa densità della Puglia dove ci sono paesi che distano più di 100km dall’ospedale più vicino e dove i cittadini hanno come punto di riferimento il 118 il cui intervento evita lunghi percorsi e file estenuanti in ospedale. A letto del paziente spesso eseguiamo terapie salvavita, selezioniamo i pazienti trattando sul posto chi non necessita di ricovero e nei casi in cui il paziente necessiti di ricovero gli assicuriamo oltre che ad una stabilizzazione delle condizioni cliniche anche un ricovero protetto. Sul luogo dell’incidente stradale spesso arriviamo prima dei vigili del fuoco e dei carabinieri e nonostante il rischio di essere investiti da altre macchine di passaggio operiamo nell’interesse del paziente con dedizione e passione.
Le prime a saltare nel caso non si trovasse l’accordo sono le auto mediche di Foggia e Volturino.
Daniela Tonti
L’Attacco