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EcoMafia 2009: un business da oltre 20,5 miliardi di euro

25.766 ecoreati accertati nel 2008, quasi 71 al giorno, 3 per ora, metà dei quali (più del 48%) nelle quattro regioni a tradizionale “maggiore presenza mafiosa” (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia). Questi, in sintesi, i risultati emersi nel Rapporto Ecomafia 2009 di Legambiente, presentato oggi a Bari nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia e Guglielmo Minervini, Assessore alla Trasparenza e alla Cittadinanza Attiva della Regione Puglia. In aumento gli arresti, passati dai 195 del 2007 ai 221 del 2008, ed i sequestri dai 9.074 del 2007 ai 9.676 dello scorso anno. Diminuiscono significativamente gli incendi boschivi (che nel 2008 sono stati 7.245 (2810 in meno rispetto all’anno scorso). Un  2008 “anno dei record” per le inchieste contro i trafficanti di rifiuti pericolosi, ben 25, con un fatturato che supera i 7 miliardi di euro, contro i 4,5 del 2007. I reati commessi sul fronte rifiuti, nel 2008 sono stati 3.911, quasi il 38% dei quali nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa; denunciate 4.591 persone; 2.406 sequestri; 137 gli arresti.