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Come risparmiare energia sugli immobili comunali

Con interventi di efficienza energetica sugli immobili comunali si potrebbe ridurre del 30% di KWh e tantissime tonnellate di CO2.

 

Per farlo occorrerebbe intervenire sugli involucri degli edifici,
sistemando coibentazione, tetti, cappotti e infissi, sostituire le
vecchie e dispendiose caldaie con impianti a condensazione, sistemando
gli impianti elettrici, rivedendo gli impianti di pubblica
illuminazione, installare pannelli fotovoltaici, ecc…
 La situazione che emerge riguardo agli edifici pubblici è sicuramente
critica.
 Per incidere davvero su questo problema non basta effettuare interventi
strutturati ma è necessario promuovere una nuova mentalità a livello
locale, soprattutto nelle nuove generazioni e formare specialisti per
realizzare risparmio energetico.
Per questo motivo, oltre al censimento, anche la formazione di personale
tecnico comunale che dovrebbe essere addestrato a come far risparmiare
l’ente pubblico e a trasmettere una sensibilità energetica all’intera
comunità locale, soprattutto alle giovani generazioni. Secondo i dati
scaturiti da uno studio di efficienza energetica, queste strutture sono
estremamente energivore.
Per quanto riguarda la destinazione d’uso degli edifici, per i quali
sono stati identificati interventi di efficienza energetica, nel 70%
circa dei casi si tratta di scuole e asili e nel 30% sedi municipali.
Difficoltoso è stato il reperimento delle informazioni sui consumi che,
in alcuni casi, non erano reperibili in alcun modo ma che sono
decisamente elevati: circa 150 kWh/mq per i consumi termici e circa
100kWh/mq per i consumi elettrici.