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Referendum abrogativo del 21-22 giugno 2009. Quesiti e modalità di voto

Descrizione
Il 21-22 giugno 2009 i cittadini italiani sono chiamati ad esprimere il proprio voto sull’abrogazione della legge elettorale.

 

L’elettore per votare deve esibire al presidente del seggio la tessera elettorale ed un documento di riconoscimento. L’elettore riceve da un componente del seggio 3 schede di diverso colore:
– viola per il primo quesito,
– beige per il secondo quesito,
– verde chiaro per il terzo quesito.

Il voto "SI", tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario.
Il voto "NO", tracciato sulla scheda, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario.

INFORMAZIONI SUL REFERENDUM ABROGATIVO
Il referendum abrogativo è disciplinato dall’art. 75 della nostra Costituzione.
Si ricorre a questo tipo di referendum per deliberare l’abrogazione parziale o totale di una legge quando lo richiedano cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei Deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, il cosiddetto quorum, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Non è ammesso il referendum su leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Quando si vota
Le operazioni di voto si svolgono:
domenica 21 giugno 2009, dalle 8:00 alle 22:00 e lunedì 22 giugno 2009, dalle 7:00 alle 15:00.
Dove si vota
Gli elettori devono votare presso il proprio Comune di residenza nelle cui liste elettorali sono iscritti e alla sezione elettorale che è indicata sulla facciata della tessera elettorale.

Quesiti referendari
• Referendum popolare n. 1 (SCHEDA DI COLORE VIOLA)
"Elezione della Camera dei deputati – Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste" (ovvero: premio di maggioranza per la lista più votata alla Camera).
• Referendum popolare n. 2 (SCHEDA DI COLORE BEIGE)
"Elezione del Senato della Repubblica – Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste" (ovvero: premio di maggioranza per la lista più votata al Senato).
• Referendum popolare n. 3 (SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO)
"Elezione della Camera dei Deputati – Abrogazione della possibilità per uno stesso candidato di presentare la propria candidatura in più di una circoscrizione" (ovvero: cancellare la possibilità per il candidato eletto in più circoscrizioni di optare per uno dei seggi ottenuti consentendo ai primi dei non eletti di subentrargli).
Il voto dei cittadini italiani residenti all’estero
I cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali e residenti all’estero votano per corrispondenza a meno che:
– risiedano in Stati con i quali non si siano concluse intese in forma semplificata o la cui situazione non garantisca l’esercizio per via postale del diritto di voto;
– abbiano esercitato il diritto di opzione per il voto in Italia dandone comunicazione alla rappresentanza diplomatica o consolare competente entro il decimo giorno successivo alla indizione dei referendum.

I cittadini italiani residenti all´estero, che votino per corrispondenza, ricevono, entro la fine del mese di maggio, un plico contenente le tre schede relative ai tre quesiti referendari, un certificato elettorale, una busta bianca, una busta preaffrancata (Business Reply Envelope) con l´indirizzo del Consolato, ed un libretto contenente il testo della Legge recante “Norme sul diritto di voto dei cittadini italiani residenti all´estero”.