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Eolico, la Regione adotta un regolamento unico in Puglia

La Puglia è la prima regione italiana per la produzione di energia eolica. I dati sono stati diffusi dalla Associazione nazionale energia del vento (Anev) e la quantità di energia prodotta è di 946 Mw. Ma l’eolico è solo una parte della grande quantità di energia ricavata da fonti rinnovabili nella nostra regione. «Abbiamo sempre creduto nello sviluppo delle fonti rinnovabili – ha dichiarato il vicepresidente Sandro Frisullo – che rappresentano una opportunità per le famiglie e il nostro sistema di imprese. La nostra azione dì semplificazione e di incentivazione ha consentito alla Puglia di raggiungere posizioni da primato>>. Per ottimizzare ed estendere questo impegno in tema di energia e fonti rinnovabili si è reso necessario lavorare in cabina di regia per il decentramento con l’adozione di un protocollo d’intesa tra regione ed Enti locali. «Per evitare alcuni fenomeni distorsivi che sì sono registrati sul territorio la Regione ha inteso regolamentare in concerto con gli enti locali il tema sensibile dell’energia)), ha spiegato l’assessore alla Trasparenza Guglielmo Minervini che ha presieduto la cabina dì regia con l’Anci, Upi, Uncem, e il direttore per l’Area Politiche per lo Sviluppo, Davide Pellegrino.
In precedenza la legge finanziaria 2008 prevedeva che agli impianti con capacità di generazione inferiore a 1 MW si applicasse solo la Denuncia di inizio attività, la Regione Puglia con la Legge 31/2008 ha inteso uniformare la procedura di Dia, estendendone la soglia a tutti gli impianti indicati dalla legge. Le tipologie di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili per le quali deve essere presentata la Dia sono specificati dalla legge Regionale n. 31 del 2 1/10/2008 e sono ricompresi gli impianti fotovoltaici, quelli eolici «on-shore» realizzati direttamente dagli enti locali, nonché quelli finalizzati alla utoconsumo costituiti da un solo aerogeneratore, impianti idraulici, a biomassa, biogas.
«Con il protocollo d’intesa abbiamo realizzato tre obiettivi – ha concluso Minervini – l’omogenizzazione dei procedimenti, l’informatizzazione delle procedure per le quali sono stati realizzati appositi moduli, e la definizione dell’intervento di monitoraggio della Regione. Il coinvolgimento degli enti locali è stato indispensabile perché abbiamo da tempo avviato un percorso di condivisione per rafforzare l’impegno comune e la responsabilità del governo della materia ambientale».