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Vico/ Personale ditta rifiuti scende in sciopero per il mancato pagamento delle spettanze

E’ possibile che il personale addetto al servizio di raccolta dei rifiuti di Vico del Gargano scenda in sciopero per il mancato pagamento di spettanze, ma anche per la qualità del servizio e la sicurezza del personale addetto, da parte della “Si.Eco”, ditta che, dallo scorso agosto, è subentrata all”Aspica” nella gestione del servizio. In un documento il responsabile del coordinamento territoriale RdB CUB, Santo Mangia, denuncia tutta -una serie di inadempienze contrattuali.  Il contenzioso parte dall’accordo sottoscritto tra sindacato e azienda stipulato alcuni mesi addietro con il quale la Si.Eco si impegnava a regolarizzare sia i ratei di tredicesima mensilità maturati (poi regolarmente liquidati) che le prestazioni straordinarie maturate da agosto a dicembre 2008 (che dovevano essere pagate entro 60 giorni dalla firma del verbale), invece, non sono state rispettate le scadenze. Una realtà – sottolinea il sindacalista – che rischia di diventare esplosiva se a tutto questo uniamo quanto sta avvenendo nel deposito mezzi (per non parlare dei mezzi per la raccolta che spesso escono dal deposito sotto la responsabilità – a volte anche penale – dei lavoratori addetti. S è arrivati all’assurdo – sottolinea Mangia – che da oltre un mese è stata interrotta l’erogazione della corrente elettrica, impedendo così una corretta pulizia dei mezzi  e dei locali mettendo realmente a rischio la sicurezza e la salute dei lavoratori, e facendo venir meno il ruolo specifico di detto eservizio (“igiene urbana” con mezzi e in ambienti lavorativi malsani). Già da tempo la “RdB Cub” aveva indetto lo stato di agitazione del personale chiedendo l’attivazione del tavolo di “raffreddamento del conflitto”, riunione convocata dall’Amministrazione comunale, ma alla quale non si sono presentati proprio i rappresentanti della ditta SI.ECO, con la conseguenza che è saltato il tentativo di conciliazione. A questo punto – anticipa il sindacalista -‘non rimane che passare ad,azioni di sciopero”.
Francesco Mastropaolo