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Il governatore Vendola dal pm per il «Pugliagate» sanitario: sono al di sopra dei sospetti

È stato ascoltato come persona informata sui fatti in una caserma dei carabinieri dalla sostituto Digeronimo.

 

Si ritiene «al di sopra di ogni sospetto» e comunica di aver risposto a tutte le domande che il pm gli ha rivolto nel corso di un’interminabile mattinata. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, lasciando poco prima delle 14 la caserma dei carabinieri di Bari dove è stato ascoltato – come persona informata sui fatti – dal sostituto procuratore della Dda, Desirè Digeronimo, titolare di una delle inchieste baresi, quella su presunti illeciti negli appalti della sanità regionale. L’interrogatorio era cominciato attorno alle 9 ed è durato, quindi, quasi 5 ore. Nel corso dell’audizione Vendola è stato raggiunto dal consigliere giuridico della regione, l’avvocato Luca Claricchio, che però non avrebbe partecipato all’incontro col pm.

«LE MIA GIUNTA FUORI DALLE INDAGINI» – «Ho avuto l’accortezza – ha dichiarato alla fine – di avere una domenica intensa di lavoro per portare nel corso della notte la nuova giunta al suo varo proprio perchè volevo separare completamente la giunta da questo colloquio con il pm, perchè nessuno potesse pensare che le uscite dalla mia giunta avevano un rapporto con le indagini o con la questione morale». Riferendosi al rimpasto ha aggiunto: «Ho fatto una grande fatica, è stato un week end durissimo, però ho separato completamente le cose».

«AL DI SOPRA DEI SOSPETTI» – «Il mio stato d’animo è sereno, esattamente come lo era prima. Credo di essere una persona al di sopra di ogni sospetto». Quanto al contenuto dell’incontro con la pm, il governatore ha ricordato che «io sono stato ascoltato come persona informata dei fatti, lo so che qualcuno avrebbe desiderato che fossi convocato nella veste di indagato, ma non è accaduto». «Non ho la più pallida idea di quello che può succedere. Io ho risposto a tutto quello che è stato chiesto a me, non mi è stato chiesto dell’universo mondo».

«NOI PARTE LESA» – «La Regione – ha detto Vendola – come ente si sente parte lesa di qualunque atteggiamento lesivo delle regole e delle leggi». «Qualunque atto che abbia portato opacità e danneggiato l’ organizzazione del sistema sanitario – ha aggiunto – è bene che venga perseguito perchè non ci devono essere zone di impunità e zone d’ombra per nessuno e io ho reso testimonianza di tutto quello che conosco e di tutto quello che so».