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Ancora no del centrosinistra per il Vendola-bis.

Lui: giunta adeguata – Il presidente: ‘Scelta di opportunità come in tutti i rimpasti’.

 

“Penso sia una giunta più adeguata alle esigenze della società e della politica pugliese. Ho un dovere pubblico e cerco di ispirarmi a questo. Quel che conta è l’efficacia dell’azione di governo”. Così il presidente della Giunta regionale Nichi Vendola risponde al dissenso diffuso ormai anche tra i suoi sul rimpasto d’inizio settimana. “Devo valutare le professionalità che ho in campo nella mia squadra e le caselle che vanno occupate: cerco di mettere le migliori professionalità nelle caselle più adeguate.
C’è una scelta di opportunità. I cambi, peraltro, riguardano poche caselle. Succede in tutti i rimpasti. Chi fa un investimento nella vita politica, si espone a gratificazioni ed a volte a insoddisfazioni. Questa è la parte più dolorosa del mio compito, visto che sono una persona mite: l’esercizio di un potere nei riguardi di altri. Ma io ho un dovere pubblico e cerco di ispirarmi a questo.
Il problema non bisogna guardarlo dal lato della fenomenologia del ceto politico, ma dell’efficacia dell’azione di governo nei confronti delle attese dei cittadini” ha concluso. Il gruppo consiliare del Pd ha sottoscritto, ad appena quattro giorni dal primo Consiglio regionale con la nuova Giunta, un documento:
“Esprimiamo un giudizio critico sull’esito della fase politica aperta con l’azzeramento della giunta. Si poteva fare meglio, prima, di più. Si doveva impostare meglio l’iniziativa di allargamento del perimetro della coalizione. Le prese di posizione di questi mesi da parte di Udc, Idv e altri movimenti, che escludevano qualsiasi rapporto con la maggioranza in carica, dovevano consigliare un percorso più ragionato, che partisse forse dai contenuti e che tenesse dentro, come soggetti attivi, i sindaci e i presidenti delle Province che a giugno hanno praticato sul campo la nuova alleanza, raccogliendo il consenso di tanti pugliesi”
. Senza mezzi termini il commento di Rifondazione e Comunisti Italiani: “Siamo estranei al misero rimpastino alla Regione, consumato in modo autoreferenziale dal presidente Vendola.
Ciò che emerge è uno spostamento in senso conservatore della compagine governativa, ora più vicina a quei poteri forti che a parole si dovevano avversare, con ammiccamenti pre-elettorali persino a forze post-fasciste”.
Il riferimento è al presunto contatto di Vendola con la leader di Io Sud, Adriana Poli Bortone, smentito categoricamente da quest’ultima: “Fantasie giornalistiche”.