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Vico/ Riqualificazione del paesaggio presentato il nuovo Pug

Il Pug (Piano urbanistico generale) di Vico del Gargano è realtà. La bozza del testo è stata presentata dall’assessore all’urbanistica, Massimo Fiorentino, ai capigruppo consiliari di minoranza (presente, inspiegabilmente, il solo Michele Scaramuzzo Pdl).  Duecento pagine del documento programmatico preliminare che, una volta definito in tutte le sue parti e raccolte le osservazioni da parte degli esponenti politici, ma anche di tecnici e, perchè no, dei cittadini, rappresenterà lo strumento fondamentale per giungere alla redazione definitiva del Pug, cioè, come ha spiegato l’assessore, lo “strumento di pianificazione generale per lo sviluppo e il futuro di tutta la comunità”.
Il documento ha preso in esame il territorio comunale, le risorse, gli interessi collettivi, i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità che l’intera area interessata poteva prevedere. Finalmente – conclude Fiorentino – il Comune di Vico del Gargano si doterà di uno strumento di pianificazione generale per lo sviluppo e il futuro di tutta la comunità.
Nei prossimi giorni, sempre nello spirito di confronto e condivisione di scelte importanti per la vita del paese, sarà convocato un incontro-dibattito aperto a tutti i cittadini dove si discuterà delle problematiche e delle proposte in merito ai contenuti del documento”.
Indiscutibilmente si tratta di un lavoro, indiscutibilmente si tratta di un lavoro corposo con analisi solo del territorio di Vico del Gargano ma estese anche all’intero promontorio, e questo non per fare più voluminoso il documento, quanto piuttosto per una visione complessiva del promontorio in modo che le scelte che si andranno fare possano rappresentare linee di continuità con tutto il territorio.
Dall’analisi fatta, emergono tre macro-obiettivi: riqualificare i beni paesaggistici, ambientali e culturali del territorio in modo unitario, in particolare attraverso politiche di sostegno alle attività agricole, artigianali e di servizio al turismo eco-compatibile protagonisti della loro conservazione attiva.
Particolare attenzione viene rivolta al recupero del centro storico incoraggiandone — nei limiti imposti dal rispetto dei caratteri architettonici originali- standard adeguati all’utilizzo abitativo da parte degli abitanti stabili.
Franco Mastropaolo