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Foggia: partenza col botto, battuta la Viterbese

Buona la prima! Esordio felice per il nuovo Foggia nella stagione 2009/2010. Davanti a oltre 800 spettatori accorsi allo Zaccheria nonostante la calura di inizio agosto, la banda dei rossoneri guidati dal neo tecnico Porta ha avuto la meglio su un´ottima Viterbese. Certamente la differenza di due categorie si è vista (i laziali militano in serie D), ma nonostante questo, la compagine di mister Favo ha messo in mostra una buona struttura di gioco che senz´altro gli permetterà di ben figurare nel prossimo campionato. Tant´è vero che a fine partita proprio il tecnico dei viterbesi ha svelato l´obiettivo stagionale: la promozione in Seconda Divisione.
Rispetto alle passate uscite estive, questa volta il manto erboso dello Zaccheria si è presentato in buone condizioni, complice anche una condizione meteorologica "clemente" per quanto riguarda lo stress da caldo nei confronti dell´erbetta. E il risultato è stato quello visto in campo: una vittoria convincente, alcune buone giocate, e una situazione generale che lascia davvero ben sperare per le ultime tre settimane che separano i satanelli dall´inizio del campionato di Prima Divisione che aprirà i battenti il prossimo 23 agosto.
Il tecnico Porta sceglie una soluzione abbastanza equilibrata con Milan tra i pali e una difesa costituita da Sgambato e D´Agostino esterni a supporto di Burzigotti e Cuomo centrali. In mediana ci sono D´Amico e Velardi, con Di Roberto esterno di destra. Libertà di spaziare per Carlo Trezzi da esterno di sinistra a trequartista dietro le due punte Germinale e Salgado, quest´ultimo con la fascia da capitano al braccio. Parte deciso il Foggia, che già dalle prime battute mostra una certa aggressività, con un pressing operato dagli stessi attaccanti rossoneri sui portatori di palla avversari, visibilmente in difficoltà. Ad aprire le danze è proprio il capitano rossonero che, lanciato a rete, viene atterrato in area e il signor Zeoli di Napoli non ha esitazioni: calcio di rigore. Dal dischetto è lo stesso Salgado a calciare, ma Savietto intercetta e respinge. Dopo alcuni minuti è ancora il cileno, splendidamente imbeccato da Trezzi, che si presenta a tu per tu con Savietto: la mira è leggermente alta. E´ solo il preludio al gol che arriva un minuto dopo, da azione di calcio d´angolo, con una maldestra deviazione di Lustrissimi nella propria porta.
Il Foggia gioca con entusiasmo e continua a produrre altre azioni da gol, intervallate dall´unico break viterbese del primo tempo, quando Smith di testa colpisce l´incrocio dei pali su azione di calcio di punizione calciato dalla destra. E prima dell´intervallo arriva il meritato raddoppio: Germinale, spalle alla porta, addomestica un pallone, se lo aggiusta e colpisce in rovesciata, con la palla che si infila nell´angolino.
Nella ripresa la partita scende di ritmo e inizia la girandola di sostituzioni : ci pensa Martinetti a ravvivarla, con un bolide che si stampa sulla traversa, con Milan ormai battuto. Qualche minuto dopo arriva il sigillo di Germinale: doppietta per lui e grandissima partita. L´attaccante, che aveva giocato con una fascia elastica sulla coscia sinistra, esce tra gli applausi lasciando il posto a Compierchio.
Il gol della bandiera per gli ospiti arriva a circa dieci minuti dalla fine, quando Ferretti trasforma un calcio di rigore assegnato dal signor Zeoli per un fallo di mano di Cuomo in area rossonera. Prima e dopo, solo Foggia: ottimi gli spunti di Compierchio, che in un paio di circostanze tiene in apprensione la difesa della Viterbese.
E quando arriva il fischio finale, vengono fuori gli applausi: un apprezzamento vero e sincero, da parte di un pubblico che si è divertito e che ha iniziato ad aver fiducia in questo gruppo. Tra una settimana si va a Trieste, consapevoli del fatto che si affronterà una squadra di categoria superiore. Ma anche con maggiore convinzione e fiducia nei propri mezzi: se il buongiorno si vede dal mattino non v´è dubbio che questo sia un ottimo punto di partenza. Bisogna migliorare, certo, ma un po´ di sano ottimismo a volte non guasta, e rende meno pesante la responsabilità di indossare la maglia rossonera.