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Carpino/ XIV Edizione del Festival della Musica Popolare e delle sue Contaminazioni

La promozione di un mondo armonioso.
Arrivato alla quattordicesima edizione, il festival della musica popolare e delle sue contaminazione, promosso dall’Assessorato al Mediterraneo e dell’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia, dal Comune di Carpino, dal Parco Nazionale del Gargano ed organizzato nell’ambito del Five Festival Sud System dall’Associazione Culturale Carpino Folk Festival in collaborazione con l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia e la Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci di Foggia e col sostegno della Birra Dreher continua a promuovere gli standard di eccellenza che hanno caratterizzato le ultime edizioni. Programma Carpino Folk Festival  / 2009

Venerdì 07 agosto, Carpino – Piazza del Popolo ore 21.30
– DAVID RIONDINO
con la straordinaria partecipazione della Banda del Conservatorio Statale di Musica “Umberto Giordano” di Rodi Garganico e del Coro Polifonico “Stefano Manduzio” di Sannicandro Garganico
“La Buona Novella” di Fabrizio De’André – Omaggio a Fabrizio De’André
– RITA BOTTO, TEO CIAVARELLA, ANTONIO MARANGOLO, FELICE DEL GAUDIO
“Stranizza d’Amuri” – Omaggio a Rosa Balistreri
– ROSAPAEDA
Omaggio a Miriam Makeba e Roberto Murolo
L’OMAGGIO DEL SUD DELL’ITALIA A 10 ANNI DALLA SCOMPARSA DI FABRIZIO DE ANDRÉ

L’omaggio più grande mai organizzato nel Sud Italia per Fabrizio de Andrè, mai eseguito su un palco e in una piazza, mai tanto maestoso in termini numerici.

60 sono gli elementi tra gli artisti del team di David Riondino, la Banda del Conservatorio Statale di Musica “Umberto Giordano” di Rodi Garganico diretta dal Maestro Giuseppe Spagnoli e il Coro Polifonico “Stefano Manduzio” di Sannicandro Garganico diretto da Costanza Manduzio.

L’impegno e la complessità delle prove orchestrali che da due mesi si stanno svolgendo presso il Conservatorio di Rodi Garganico ne fanno sicuramente la Produzione Artistica del Carpino Folk Festival più grande.

DAVID RIONDINO in La Buona Novella di Fabrizio De’André

Con la straordinaria partecipazione della Banda del Conservatorio Statale di Musica “Umberto Giordano” di Rodi Garganico diretta da Giuseppe Spagnoli e del Coro Polifonico “Stefano Manduzio” di Sannicandro Garganico diretto da Costanza Manduzio

ideato e diretto da David Riondino

La buona novella, una delle più importanti raccolte di racconti in versi di Fabrizio De Andrè, uscita nel 1970, rielaborata e interpretata per una banda, due voci, con un interprete d’eccezione come David Riondino. Un omaggio al De Andrè rivoluzionario alle prese con un tema religioso tratto dai Vangeli Apocrifi, gesto che al tempo fu oggetto di polemiche violente. Il progetto è dell’attore, comico e cantautore David Riondino, voce recitante sulle note dell’album riprodotto dalla Banda e la Corale del Conservatorio Statale di Musica Umberto Giordano di Rodi Garganico ed eseguito dalla voce solista di Chiara Riondino. L’elaborazione della partitura musicale è stata affidata a Marco Pontini. Il progetto è stato ideato da David Riondino con la collaborazione di Fabio Battistelli.

La Buona Novella è il capolavoro di De Andrè, composto nel pieno della contestazione studentesca e operaia, del fermento politico, della lotta di classe. L’album leggendario, dove si condensano straordinariamente sacro e profano, dove si ritrova la già (de)cantata elegia degli umili e si sferzano con durezza e asprezza gli abusi del potere, dove coesistono amore e odio, e soprattutto dove viene sì riletta la figura del Cristo, uomo puro mandato a morire da una società borghese, ma dove trova spazio la figura di Maria, non più Madonna, ma semplicemente donna. Un’opera musicale che è in realtà poesia pura, dimostrazione palese del genio di De Andrè.

Rende omaggio al noto cantautore, con uno spettacolo in cui canta e diviene voce recitante David Riondino, toscano, classe 1953, artisticamente nato con la generazione dei cantautori degli anni Settanta: con canzoni come La canzone dei piedi e Ci ho un rapporto. Giovanissimo ha debuttato al teatro Zelig di Milano e da allora ha esplorato quasi tutte le forme di comunicazione. Sfuggito grazie alla sua poliedricità ai più comuni cliché artistici, definisce l’intellettuale "una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un’idea sentimentale del comunicare" ed è alla ricerca di un nuovo linguaggio, "la perfetta commistione tra musica, scrittura e disegno".

Più che resoconti storici e obiettivi, i Vangeli Apocrifi rappresentano una raccolta di leggende che umanizzano i personaggi principali sottolineandone pregi e difetti, fino alla demistificazione, accentuando l’elemento del dettaglio e del miracolo per soddisfare la curiosità popolare; diffondendosi fino a influenzare profondamente i costumi, le feste e le tradizioni. De Andrè dedica ai Vangeli Apocrifi un intero album, La Buona Novella. Interessato da sempre alle vicende dei deboli e degli emarginati, il grande cantautore genovese attinge alle leggende popolari per ritrovarvi temi a lui cari come lo scetticismo, l’ipocrisia, la speranza, la giustizia del messaggio cristiano e l’ingiustizia spesso praticata dalla Chiesa.

David Riondino         voce recitante
Chiara Riondino         voce solista
Fabio Battistelli         clarinetto
Angelo Lazzeri         chitarra
Alessandro Giachero     pianoforte
Milco Merloni             contrabbasso
Mauro Giorgeschi         batteria

Banda del Conservatorio Statale di Musica Umberto Giordano di Rodi Garganico
Direttore: Giuseppe Spagnoli
Antonio Pizzarelli        Clarinetto
Mario Manicone        Clarinetto
Michele Augelli        Clarinetto Basso
Antonio Falco            Oboe
Teresa Salvemini        Ottavino
Antonio Montecalvo        Flauto
Pasquale Manobianco    Sax Contralto
Rocco Iocolo            Sax Soprano
Antonio d’Avolio        Sax Tenore
Vincenzo Limosani        Sax Baritono
Miki Paolino            Sax Tenore
Giovanni Calmieri        Corno
Giuseppe Cutaneo        Corno
Luigi Cicchetti            Tromba
Angelo Voto            Tromba
Michele Maiorano        Trombone
Michele Manicone        Eufonio Baritono
Giuseppe Cutaneo        Basso Tuba
Emanuel Castelluccia    Percussioni
Elio Spagnoli            Percussioni
Michele Paolino        Timpani

Coro Polifonico “Stefano Manduzio” di Sannicandro garganico
Direttore: Costanza Manduzio
BASSI:
Michele Di Leo
Rocco Di Sipio
Nazario Gualano
Giuseppe Locci
Nazario Pertosa
Michele Vocino

TENORI:
Michele Cipriani
Domenico Cirelli
Angelo Frumenzio
Costantino La Piscopia
Ciro Maccarone
Matteo Rago
Antonio Ruggeri

CONTRALTI:
Grazia Cipriani
Adele Della Torre
Emilia Iannacone
Nunzia Magliari
Jennifer Ricciotti
Gelsomina Sfirra
Grazia Vetritto
Costanza Vocino
 
SOPRANI:
Rosa Franco
Costanza Giagnorio
Gina Giagnorio
Rosella Massaro
Rachele Ruggeri
Claudia Ruscitto
 
COLLABORAZIONE PIANISTICA:
Federico Russo
Rosa Ramone
SICILY OMAGGIO A ROSA BALISTRERI
di Rita Botto

Rita Botto è un’artista che trova nella sua Sicilia l’energia di riprendere le importanti radici sonore che oggi tornano di attualità. La sua è una voce mediterranea tutta da scoprire: potente, duttile, spesso accarezzata da un vento aspro e malinconico. Nata alle pendici dell’Etna, nella barocca Catania , è una cantante dotata di grande versatilità. Questo l’ha portata ad affrontare  svariate e molteplici iniziative musicali e teatrali, esibendosi in diversi stili  che vanno dal repertorio di musica leggera italiana a quella brasiliana, dal blues al jazz. Si è inoltre dedicata all’insegnamento del canto, che ha svolto sia per la Scuola di “Musica Moderna” di Ferrara che per la Scuola di Teatro “Baule dei Suoni” di Bologna.
Folgorante è stata la scoperta della cantante folk Rosa Balistreri, ormai scomparsa, ma che è stata per lei rivelatrice di grandi tesori del genere popolare siciliano. Inizia così l’attività concertistica in giro per l’Italia, accompagnata da musicisti che reinterpretano la tradizione popolare in una chiave moderna, world e  jazz, ma anche all’estero, Spagna, Portogallo, Francia, Austria, insieme alla Med Set Orkestra.
Nel 2007 Rita Botto viene ad essere conosciuta da un piu’ vasto pubblico grazie al sodalizio artistico con Carmen Consoli ,  durante la tourne’ “ La Musica Antica del Nuovo Millennio “ insieme a I Lautari ed Alfio Antico.

"Sicily" è in sintesi un omaggio appasionato che Rita Botto rende alla sua terra  d’origine.
Alla ricerca dei profumi di Sicilia, Rita s’ispira ai canti della tradizione popolare, un tempo esclusivo repertorio della grande Rosa Balistreri, ed arriva in punta di piedi a toccare brani di autori più contemporanei, come Franco Battiato, Domenico Modugno e componimenti originali della stessa Botto. E’ la voce della donna mediterranea a raccontare storie, sentimenti e suoni di un’antica terra, riproposta in chiave moderna.
Gli arrangiamenti dalle atmosfere world-jazz, sono affidati ad un trio di eccezionali musicisti, capitanati dal pianista Teo Ciavarella, con il quale Rita Botto collabora da tantissimi anni ed ha realizzato 3 dischi:"Ethnea","Stranizza d’amuri",”Donna Rita" .

OMAGGIO A MIRIAM MAKEBA E ROBERTO MUROLO
di Rosapaeda

Rosapaeda, protagonista indiscussa della scena etno-world italiana, torna al Carpino folk festival  con il suo fortunato “mater heart folk live tour” arricchito, per l’occasione, da un tributo speciale a Miriam Makeba, grandissima voce dell’africa scomparsa la scorsa estate e Roberto Murolo, delicato e attento interprete della grande tradizione musicale partenopea.
Questi 2 grandi artisti sono stati fonte di ispirazione e di studio per Rosapaeda, che giunge al suo ultimo lavoro discografico, Mater heart folk, con un sound sempre in bilico tra antico e moderno,  cibandosi di influenze africane, giamaicane, arabe sapientemente mescolate alle radici musicali del sud italia.
Il cd “Mater Heart Folk” (prodotto dalla Felmay) segna la sua piena maturazione artistica. La rivista inglese “Song Lines” tributa all’album 4 stelle. La sua voce spicca per nitidezza, grande ricchezza interpretativa e per l’originalità della proposta musicale ormai lontanissima dagli stereotipi del folk. Il suo infatti è considerato da molti un lavoro in direzione di una nuova definizione dello stile popolare.
Il “mater heart folk live tour” vede in scena, oltre Rosapaeda, una band di 5 musicisti guidati da Eddi Romano, compositore ed arrangiatore dei brani, in uno spettacolo di grande impatto emotivo.