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In Puglia i panfili dei nuovi zar dell’Est

Arrivano alla spicciolata, centellinando le apparizioni pubbliche, cercando di passare inosservati. Ma il tam-tam del gossip di casa nostra li scova. Quasi tutti. Sono i nuovi Zar, i Putin boys, gli oligarchi cresciuti tra dollari e ricchezza. La Puglia li ha stregati. Non solo per gli ulivi secolari e il sole che abbronza. I Paperoni dell’Est arrivano anche sulla scia della fede per San Nicola, non a caso il protettore dei forestieri.
Da marzo, da quando, la Chiesa Russa di Bari è passata sotto il pieno controllo delle autorità di Mosca, il pellegrinaggio degli oligarchi è aumentato di pari passo con quello dei comuni fedeli, e questa è la loro prima, vera estate, in cui possono unire alla vacanza dorata anche il senso dell’umile pellegrinaggio.

L’ultimo ad essere sbarcato a Bari in gran segreto, è Viktor Vekselberg, presidente della società Renova, il quinto uomo più ricco del mondo con un patrimonio personale di 12,5 miliardi di dollari. Abramovich ne ha «solo» 10 di più. E’ lui il misterioso magnate che ha promesso per la prossima volta un «grande regalo» da lasciare alla Basilica che custodisce i resti del santo di Myra e alla comunità ortodossa barese. Di lui si era parlato come candidato all’acquisto del Bari calcio, ed è curioso che sia giunto con il panfilo noleggiato a 350mila euro a settimana negli stessi giorni in cui giungeva in città anche il texano Tim Barton per chiudere apparentemente l’affare calcistico. Quasi certamente una coincidenza e nulla di più.

Puglia porta d’Oriente. I corsi e i ricorsi della storia hanno dell’incredibile. Secondo indiscrezioni sarebbero già pronti ad arrivare in Puglia il re dell’alluminio, Oleg Deripaska e il magnate del nichel e del petrolio, Valdimir Potanin, passato alle cronache per aver pagato 3 milioni e mezzo di dollari al cantante George Michael, in cambio di una esibizione «live» di 75 minuti nel salotto di casa.

Turismo religioso? Anche. Meglio il turismo del passa parola. È più efficace per promuovere la location di casa nostra. Perché quanto i nuovi Zar tornano a Mosca, nelle strade di Oligarkh City, il quartiere abitato da una trentina di miliardari (in dollari) e 30mila milionari (così la pensano Forbes e Fortune, le «bibbie» del lusso), magnificano la Regione dove la natura è colore, per raccontarla con un fortunato slogan pubblicitario. Senza dimenticarsi dell’ecumenico San Nicola, punto di riferimento della Grande madre Russia.

Puglia, superstar. Non solo nelle mete dei Paperoni dell’Est. I dati più recenti disponibili (2007) quantificano in 6.500 gli arrivi russi nella nostra regione e in 21mila le presenze, con un incremento del 75 % rispetto all’anno precedente. Si può e si deve migliorare nell’offerta. «La regione non è ancora molto conosciuta in Russia – avvertono però all’Enit – non puntate solo su San Nicola, promuovete di più il turismo balneare e tentate di mettere un volo Bari-Mosca».

GAETANO CAMPIONE