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Comunità Montana del Gargano: tempi stretti per il “ripristino”

Dopo la sentenza di "riabilitazione" della Corte Costituzionale, incontro questa mattina in Prefettura dei 13 sindaci dei comuni appartenenti all’ente soppresso.

 

Tempi rapidi per il ripristino della Comunità Montana del Gargano. E’ quanto scaturisce dalla riunione di stamani in Prefettura  alla quale hanno partecipato i sindaci dei 13 comuni appartenenti all’ente soppresso lo scorso anno dalla giunta regionale, riabilitato –com’è noto- attraverso una recente della Corte Costituzionale.  L’organo giudiziario ha infatti ritenuto illegittima quella parte della legge finanziaria 2008 –applicata poi dalle regioni- che portò nel settembre scorso a cancellare in Italia tutte quelle comunità montane che non rispettavano determinati parametri, tra cui l’allocazione di almeno l’80% del territorio a 500metri sul mare. Un parametro che di fatto portò alla soppressione in Puglia di tre delle sei comunità montane esistenti, due delle quali in Capitanata. Con conseguente ridimensionamento anche degli esecutivi di ciascun ente. Ma la disciplina –secondo la sentenza della Corte costituzionale- è di stretta competenza regionale e non nazionale. E dunque via alla rinascita di tutti quegli enti cancellati con una norma illegittima. Un ripristino che sul Gargano intendono avviare in tempi strettissimi. Il prefetto, Antonio Nunziante, ha infatti invitato stamani i sindaci a convocare entro il 20 settembre i rispettivi consigli comunali per indicare ciascuno un solo rappresentante in seno alla comunità montana. Una vera e propria cura dimagrante che costringerà l’assise a selezionare nominativi e soprattutto a fare sintesi. I 13 eleggeranno successivamente il nuovo presidente dell’ente. La prima seduta sarà convocata dall’uscente Nicola Pinto.