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Più turisti sul Gargano ma senza soldi

Primo bilancio in chiaro scuro dell’estate 2009. E’ andata meglio del previsto la stagione turistica del 2009. La crisi si è fatta sentire, il potere di spesa delle famiglie si è ridotto ma in pochi hanno rinunciato alle località più gettonate della costa.

 

Due mesi di sole e caldo hanno sconfitto la temutissima crisi economica. Sul Gargano lo spauracchio di una stagione estiva balneare fallimentare, è stato scacciato grazie alle favorevoli condizioni meteo, e addirittura sembra che il vecchio record di presenze, sia stato abbattuto. Ma, gli operatori turistici, dopo un avvio di stagione disastroso, hanno sì tirato un sospiro di sollievo, ma non possono fare salti di gioia. Infatti, le presenze registrate sono nettamente superiori a quelle del 2008, ma i turisti hanno speso poco, facendo risultare gli introiti ai minimi storici. L’economia garganica, e soprattutto viestana, dunque appare ancora imballata, riuscendo a superare con una risicatissima sufficienza l’esame estivo. Secondo fonti molto vicine al settore turistico, una forte zavorra è stata senza dubbio la difficoltà di accesso al credito degli operatori, che a fronte di questa situazione hanno ridotto gli investimenti in manutenzione e personale(strutture sempre più a conduzione famigliare) del 40 %. Inoltre, si segnala una forte mancanza di liquidità, e di conseguenza la richiesta di prestiti è lievitata. Ma, nonostante queste situazioni, non ci sono grossi ritardi nei pagamenti delle spettanze bancarie. Due le situazione che sembrano più gravi. Si tratterebbe di alcuni investimenti fatti sulle nuove strutture ricettive volute dall’Accordo di programma della Regione Puglia del 2003, dove qualche imprenditore, ha sbagliato il piano d’investimenti, impegnandosi anche in mancanza della totalità del denaro. Chi sta peggio, è il settore del commercio viestano, in en passe da almeno un paio di stagioni estive. Per questo motivo, molte attività, anche le più storiche ed importanti, sono in grosse difficoltà, e per mantenere le saracinesche alzate, sembra facciano delle vere e proprie gare di sopravvivenza, dando fondo ai risparmi. Dunque, si è trattato di un anno di transizione, così come si preannuncia il 2010. Infatti, solo nel 2011, si prospettano nuovi investimenti nel settore turistico nel territorio di Vieste. Per ora, solo timidi segnali di ripresa, che però si sono palesati solo nelle settimane centrali di Agosto, periodo che per antonomasia fa registrare il pienone. L’Attacco, ha provato a tirare le prime somme della stagione estiva2009, con i diretti interessati. “Per fortuna la prevista ecatombe di presenze non c’è stata- afferma Paolo Rosiello, titolare dell’Hotel Yria a Vieste-. Una stagione con queste condizioni meteo è da incorniciare. Anche se è presto, posso dire che c’è stato un incremento di presenze rispetto all’anno passato, soprattutto nel periodo che va dall’8 al 18agosto. Purtroppo, i turisti hanno speso poco. Il target è stato quello classico della famiglie, ma con piacere ho notato anche l’incremento di presenze giovanili – aggiunge-. Sono fiducioso per il futuro, e i segnali di questa stagione ne sono la conferma. Io, non ho notizie di colleghi alle prese con difficoltà di accesso al credito o di situazioni tali da mettere a repentaglio le proprie attività. Anzi, sono convinto che da ottobre le banche riapriranno i rubinetti, perché c’è interesse da parte loro a far girare di nuovo i soldi in un settore, qual è il turismo, vitale per l’economia di questo territorio-conclude-. Dai clienti sono pervenute poche lamentele e tanta meraviglia per lo spettacolo naturale che il territorio offre e perla qualità del personale delle strutture. Ecco, da questo partiremo nella riunione che noi tutti operatori turistici viestani terremo ad ottobre. Ovviamente, senza dimenticare le battaglie per le infrastrutture. Infine, ci terrei a sottolineare, che il problema dell’approvvigionamento dell’acqua verificatosi nel mese di agosto, non ha arrecato danni e disservizi ai turisti, ma ha interessato solo coloro che abitano nella parte più alta del centro storico (proprio su questo argomento i più storcono, asserendo che “Vieste al momento non è a misura di turismo, non pronta ad ospitare tutta questa gente. Basti pensare che nei giorni clou sono andati in tilt sevizi base come la raccolta dei rifiuti e la fogna”)”. Anche gli operatori turistici di Peschici, non si possono lamentare per l’andamento della stagione. “I risultati attuali sono più che positivi –afferma Matteo D’Amato-. La pioggia di giugno ci aveva fatto temere il peggio, ma a luglio e agosto abbiamo recuperato il terreno perso. D’altronde, è come la neve in montagna, quando c’è si lavora alla grande. E noi quest’anno abbiamo avuto un sole, un clima e un mare da fare invidia alle migliori mete turistiche. Meglio dicosì…”.

Matteo Palumbo
L’Attacco