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Vieste: “Non bastano i pienoni d’agosto per essere contenti”

Gino Notarangelo manager del villaggio La Gattarella: “gli imprenditori viestani sono un po’ troppe cicale….”

 

Gli imprenditori viestani non hanno capito ancora lezione. A giugno piangevano disperati, ora improvvisamente fanno salti di gioia come se niente fosse. Inutili lacrime di coccodrillo, visto che non si fa nulla per poter risolvere i problemi una volta per tutte”. Attacco diretto quello che Gino Notarangelo, importante imprenditore turistico proprietario del villaggio La Gattarella a Vieste, fa ai propri colleghi. Non usa giri di parole e mezze misure per fare un’analisi e una diagnosi del settore. “Chi semina raccog1ie-spiega Notarangelo a l’Attacco-. Io, quet’anno riesco ad ottenere un +20% sulle camere occupate e un + 30% di presenze, perché ho studiato per tre anni i dati della mia azienda, riuscendo a capire quali erano le criticità. In quest’arco di tempo ho  perso 20mila presenze e ho posto rimedio a questa emorragia con una riorganizzazione ed ottimizzazione dell’organigramma e dei costi di produzione, e di conseguenza è aumentata la qualità dei servizi offerti. Inoltre, ho fatto un’aggressiva campagna marketing, partecipando alle più importanti fiere di settore e una politica dei prezzi che ora segnano – 50% rispetto al recente passato-aggiunge-. Bisogna puntare sulla quantità delle presenze, perché è su di essa che si ammortizzano i costi e ci sono i guadagni, e non, come fanno i più, attraverso la politica dei prezzi elevati. Io per mettere a punto tutto ciò, ho , creato un sistema di cartello di gestione. Sono partito dai costi per capire come guadagnare, e, ad esempio, ho scoperto che la maggior parte delle spese per i servizi ai clienti, venivano aggravati dalla scarsa manutenzione”. Dunque, Notarangelo, aveva previsto il positivo andamento della stagione 2009. “Abbiamo lavorato bene a monte, e avevamo calcolato scientificamente questo incremento. In generale, ho notato a Vieste un forte incremento di lavoro nei week end, soprattutto nelle strutture alberghiere continua -. Il target medio è rappresentato da famiglie con bambini piccoli, con un maggiore potere d’acquisto, la cui provenienza è individuabile nel centro-nord Italia. Nella mia struttura la presenza di stranieri è ancora limitata, ma stiamo già facendo forti campagne di marketing per francesi, tedeschi, inglesi e slovacchi. Un boom di presenze estere è previsto proprio per il prossimo anno”. Notarangelo affronta anche il problema dell’accesso al credito. “E’ inutile nascondere le difficoltà; i flussi di cassa sono incerti, e le incombenze economiche(mutui, utenze, stipendi personale) si devono sempre pagare. Quindi la crisi per qualcuno si fa sentire, e so di diverse strutture turistiche in vendita e di altri operatori in difficoltà perché hanno fatto il passo più lungo della gamba-sottolinea-. Purtroppo si continua a fare le cicale, non capendo che non ci si può accontentare solo dei pienoni agostani. Io auspico in una nuova stagione fatta di programmazione e sinergia per dare lustro e qualità a questo territorio. Invece, per quel che concerne la mia struttura, sto già lavorando a progetti ambiziosi, fra i quali grandi manifestazioni sportivi e grossi eventi e raduni internazionali. Solo così si può innescare un vero volano di promozione. Infine, sto definendo i dettagli di un master di formazione in management del turismo, che si terrà a Vieste in collaborazione con importanti università italiane e straniere”.
Matteo Palumbo
L’Attacco