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Finanziamenti illeciti, l’indagine si allarga ai politici del centrosinistra nazionale

A fine luglio l’acquisizione dei bilanci di Pd, Prc, Sinistra e Libertà, Socialisti Autonomisti, e Lista Emiliano.

 

Si allarga il campo di indagini della procura barese sui finanziamenti illeciti ai partiti e superano i confini pugliesi per lambire la posizione di esponenti politici del centrosinistra nazionale. Gli accertamenti vengono compiuti nell’ambito dell’inchiesta del pm inquirente della Direzione distrettuale antimafia (Dda) Desireè Digeronimo sulla gestione politica e amministrativa dell’assessorato regionale alla sanità e su una parte dell’attività, nel settore sanitario, svolta della giunta regionale pugliese guidata da Nichi Vendola.

A quanto è dato sapere, le verifiche sui presunti finanziamenti illeciti ai politici non sarebbero frutto di un’indagine conoscitiva ma sarebbero verifiche contabili avviate dopo l’ascolto di intercettazioni telefoniche ed ambientali compiute nei confronti di imprenditori e dell’allora assessore pugliese alla Sanità e ora senatore del Pd Alberto Tedesco, dimessosi il 6 febbraio scorso dopo aver appreso di essere indagato. Dalle intercettazioni emergerebbero infatti i nomi di politici di caratura regionale e nazionale del centrosinistra. L’indagine è a carico di una quindicina di persone, l’ipotesi di reato riguarda una presunta associazione per delinquere capeggiata – secondo l’accusa – da Tedesco e finalizzata alla corruzione, concussione, abuso di ufficio, voto di scambio, illecito finanziamento ai partiti e truffa. Per alcuni reati, e nei confronti di alcune persone, si ipotizza l’aggravante di aver favorito una associazione mafiosa. Proprio per verificare la presunta esistenza di illeciti finanziamenti ai partiti, alla fine del luglio scorso il pm acquisì i bilanci e la documentazione bancaria dalle sedi baresi di cinque partiti: Pd, Prc, Sinistra e Libertà, Socialisti Autonomisti, e Lista Emiliano.