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A Lucera il Festival della Letteratura Mediterranea

Dal 16 al 20 settembre. Mediterranea. Dialogando su ‘la linea d’ombra’. Autori, proiezione di un film e conferenza.

 

‘E’ privilegio della prima gioventú vivere d’anticipo sul tempo a venire, in un flusso ininterrotto di belle speranze che non conosce soste o attimi di riflessione.

Ci si chiude alle spalle il cancelletto dell’infanzia, e si entra in un giardino di incanti. Persino la penombra qui brilla di promesse. A ogni svolta il sentiero ha le sue seduzioni.’

Ne La linea d’ombra, una delle opere piú felici di Joseph Conrad scritta nel 1917, si ritrova tutto il senso dell’adolescenza, di quell’età che segna il passaggio tra l’essere ragazzo ed il diventare uomo, prendendo coscienza dei propri limiti.

Ed é proprio sull’adolescenza che si concentrerà quest’anno il Festival della Letteratura mediterranea, organizzato dall’associazione Mediterraneo é Cultura, in programma a Lucera dal 16 al 20 settembre.

Il titolo della settima edizione della manifestazione é Crescendo, allegro non troppo, e prende spunto dal linguaggio musicale per legare il tema dell’adolescenza a quello di un divenire non sempre facile ma, proprio come la musica, carico di sentimento.

Cinque giorni vedranno protagonisti diversi scrittori che si confronteranno con il pubblico su un tema sempre attuale, animando le corti e le piazze piú caratteristiche della città.

La manifestazione si aprirà ufficialmente giovedi 17 settembre, alle ore 19 in Piazza Duomo, con lo scrittore arabo israeliano Sayed Kashua, introdotto dal giornalista palestinese Mustafa Qoosoqsi, che presenterà il suo primo romanzo Arabi danzanti, scritto nel 2003 e diventato un successo internazionale, che dà voce alla minoranza palestinese dimenticata, quella che vive in Israele.

Il libro, infatti, racconta dell’inferno vissuto da un giovane che rifiuta un mondo e una cultura che non riesce a sentire suoi, lui bambino arabo, non dei territori occupati ma cittadino israeliano.

Anche quest’anno si ripete l’incontro con i ragazzi della scuola elementare, in programma venerdi 18 settembre, alle ore 10.30 presso l’edificio scolastico Tommasone, che vedrà ospite Anna Lavatelli, scrittrice italiana specializzata in libri per bambini, che spazia nei generi piú diversi, dal romanzo d’avventura al romanzo fantastico.

Sempre il 18 settembre, alle 19.30 in Piazzetta del Vecchio, ci sarà Lidia Ravera che, a colloquio con Beppe Sebaste, presenterà il suo ultimo libro La guerra dei figli (per approfondimenti si rimanda all’articolo in basso).

Doppio appuntamento anche sabato 19 settembre. Al mattino, a partire dalle ore 11, presso il Museo Civico Fiorelli, ci sarà la scrittrice e sceneggiatrice Anna Pavignano, introdotta dal giornalista Ludovico Fontana; oggetto del dibattito sarà il suo ultimo libro

In bilico sul mare che intreccia la vita di un ventenne che vive su un’isola con il dramma delle morti bianche, il cancro dei cantieri abusivi, il lavoro nero degli africani immigrati e, immancabilmente, l’amore.

Nel pomeriggio, invece, la voce del turco Ömer Zülfü Livanelli, introdotto da Rosita D’Amora, animerà Piazza della Repubblica raccontando di come possa essere ‘tetro ed umiliante’ (cosí lo definisce Meryem, protagonista di Mutluluk) per le donne nel suo paese, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza e, quindi, all’età adulta.

Il Festival si chiuderà domenica 20 settembre, alle 19.30 in Piazzetta Ar, con lo scrittore marsigliese Renè Frègni, autore de La città dell’oblio, presentato dal giornalista foggiano Piero Russo.

Oltre ai consueti appuntamenti con gli autori il Festival propone anche due eventi collaterali. La proiezione del film L’isola di Costanza Quatriglio e la conferenza di Massimo Resti (primario dell’Unità operativa di pediatria dell’Ospedale Meyer di Firenze) sul tema Quando il disagio diventa malattia, che avranno luogo presso l’edificio scolastico Tommasone, rispettivamente mercoledi 16 alle ore 19.30 e domenica 20 alle ore 11.

L’ingresso agli incontri é libero ed aperto a tutti. Per informazioni: www.mediterraneoecultura.it.

Danila Paradiso