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SANITA’: ANCHE GLI UOMINI DI VENDOLA AMMETTONO IL DISASTRO

Ha ragione Vendola, lui non ha messo la testa sotto il tappeto ma è impegnato quotidianamente nell’impresa di avvolgersi completamente in un tappeto che però gli lascia sempre i piedi scoperti. Liquida come “polemista” chi gli rinfaccia i suoi fallimenti? Piuttosto risponda alle critiche dei “suoi” uomini: oggi il coordinatore della task force insediata proprio da Vendola per eliminare le liste d’attesa parla di disastro, liste d’attesa infinite, macchinari inutilizzati, soldi non spesi; il consigliere regionale del PD Romano, dopo 4 anni e mezzo di totale invasione delle Asl e degli ospedali da parte della cattiva politica, auspica che la politica faccia un passo indietro nella gestione della sanità e il Presidente Vendola rifiuta di ammettere che ormai è la caricatura di se stesso?
Deve smetterla di andare in giro a raccontare sciocchezze e a prendere in giro i cittadini. Deve smetterla di parlare del passato remoto e deve piuttosto cominciare a confrontarsi con il suo passato recente, quello di quattro anni e mezzo di quotidiani fallimenti e impegni non mantenuti; quelli di continue denunce sulle opacità della gestione sanitaria, arrivate da noi e dai suoi stessi alleati; quattro anni e mezzo di frottole sbugiardate oggi non solo e non tanto da inchieste della Magistratura sulle quali, come sempre, ci asteniamo da ogni commento strumentale, ma da un totale fallimento politico e gestionale che Vendola disperatamente cerca di coprire.
E’ ridicolo sentirgli dire che sta risanando presunti disastri quando il suo disastro di debiti e tasse è sotto gli occhi di tutti e pesa nelle tasche dei pugliesi già da due anni.
E, a proposito di viaggi, purtroppo per gli ammalati quelli della speranza sono tutt’altro che finiti. Consiglieremmo piuttosto al Presidente di cominciare a fare le valige per l’unico viaggio che abbia un senso, quello suo e del centrosinistra lontano dalla Puglia.