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Foggia: presentazione voli Darwin Airline

Un successo inaspettato, tanto da poter progettare l’attivazione di nuovi voli.

 

L’aeroporto "Gino Lisa" di Foggia si è rivelato una sorpresa, e la compagnia aerea svizzera Darwin Airline stila un bilancio positivo del traffico di passeggeri.
Milano Malpensa, Torino, Roma e Palermo le tratte servite, ma presto si potrà pensare ad attivarne delle nuove, verso Bologna e Venezia.
Operante dal 2004, la Darwin effettua voli di linea verso Roma, Ginevra e Lugano.
voli stagionali, invece, verso Olbia, Cagliari e Lampedusa.
In 5 anni i passeggeri trasportati sono passati da 20mila a 250mila.
La flotta è composta da 5 saab 2000 da 50 posti.
Lo scalo foggiano non ha mai brillato per fortuna e successo ma i tempi sono cambiati.
Per gli imprenditori svizzeri, quello del capoluogo dauno è uno aeroporto strategico su cui bisogna investire.
Il richiamo delle Isole Tremiti e il turismo religioso che registra migliaia di visitatori a San Giovanni Rotondo, sono i punti di forza del Gino Lisa.
Per ora è il volo da e per Palermo che sta riscuotendo grande successo, anche perché in Puglia quello da Foggia è l’unico verso il capoluogo siciliano.
Oltre 46mila i passeggeri transitati nello scalo dauno.
Per Aeroporti Puglia è un successo da festeggiare e per l’assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo è bene non parlare più di rivalità tra l’aeroporto di Bari e quello di Foggia: sono nettamente diversi – sostiene – e servono esigenze diverse.
Oggi seduta Consiglio provinciale con la questione UDC

Torna a riunirsi oggi il consiglio provinciale dopo la pausa estiva. All’ordine del giorno argomenti piuttosto di routine (l’approvazione della variazione e degli equilibri di bilancio, un ordine del giorno sull’alluvione che ha colpito il Gargano qualche giorno fa). Nonostante la relativa “leggerezza” degli argomenti posti all’esame dell’assise di Palazzo Dogana, nei corridoi e nelle stanze dell’antico palazzo foggiano, si respira un’aria di palpabile tensione. Il capogruppo della DESTRA, Paolo Agostinacchio è tornato a riproporre con forza il problema della verifica politica-programmatica, che secondo i desideri del suo partito ma anche di una parte del PDL dovrebbe concludersi con l’espulsione dalla maggioranza e dell’esecutivo dell’UDC.